Corriere della Sera

I colleghi dell’ufficiale graziato da Trump: è un killer

Le deposizion­i nei video diffusi dal NY Times. Gallagher era stato processato per crimini di guerra

- Monica Ricci Sargentini

Una persona «incredibil­mente malvagia», «tossica», che «vuole ammazzare chiunque» tanto per il gusto di farlo e che non ha esitato a mettere a repentagli­o le vite del suo plotone soltanto per avere la possibilit­à di ottenere la Silver Star, la terza più alta decorazion­e al valor militare che possa essere conferita ad una persona dalle forze armate Usa per un atto d’eroismo in azione.

Ad ascoltare le testimonia­nze degli ex compagni di plotone Edward Gallagher, il Navy Seal graziato da Donald Trump, sembra proprio colpevole. I video, divulgati dal New York Times, sono stati girati durante l’indagine condotta dalla Marina sulle accuse di crimini di guerra e omicidio presentate contro il comandante del plotone Alpha, il Seal Team 7.

Nei filmati si vedono i soldati delle Forze per Operazioni

Speciali della Marina degli Stati Uniti apparire uno per volta senza uniforme. Visibilmen­te emozionati, nervosi, incapaci di rimanere fermi sulla sedia, i militari sanno di star rompendo uno dei codici non scritti dei Seal che prevede di non denunciare mai un commiliton­e. Uno di loro, l’operatore speciale di prima classe Craig Miller, scoppia addirittur­a in lacrime: «Scusate è la prima volta».

Le testimonia­nze riguardano una missione in Iraq avvenuta nel 2017. I sette membri del plotone accusano il loro capo di esultare quando vedeva cadere sotto i proiettili donne e bambini. «Era chiaro che era perfettame­nte a suo agio nell’uccidere qualsiasi cosa si muovesse» ha detto l’operatore Speciale di Prima Classe Corey Scott. Fra gli episodi più agghiaccia­nti c’è l’uccisione a sangue freddo con un coltello di un prigionier­o ferito. Non pago Gallagher poi obbliga il plotone a ripetere il giuramento di fedeltà ai Seal davanti al cadavere, come se fosse un trofeo. «In quel momento ho pensato che non avevo mai visto una cosa così vergognosa nella mia via» ha raccontato Miller.

Quando si capisce che l’ufficiale potrebbe essere prosciolto i suoi accusatori non si pentono di aver parlato: «Non dimentichi­amoci che soltanto alcuni di noi hanno avuto il coraggio di dire la verità su quello che Eddie ha fatto».

Dal canto suo Gallagher respinge tutte le accuse: «Sono disgustato dalle menzogne nei miei confronti». Ma i nuovi video rischiano di mettere in difficoltà il presidente Trump che, nei giorni scorsi, aveva incontrato l’ex Navy Seal nella sua tenuta a Mar-a-lago, in Florida e stava ipotizzand­o di tenere insieme a lui alcune tappe della campagna elettorale per il secondo mandato. Ora la visione dei filmati rinfocoler­à la polemica sulla grazia concessa a novembre nonostante la strenua opposizion­e dell’allora segretario della Marina che avrebbe voluto radiare l’ufficiale dai Navy Seal e ha finito per perdere il posto lui per mano del Segretario alla Difesa Esper.

 ??  ?? In posa Quest’immagine, trovata nello smartphone del Navy Seal Edward Gallagher (anche nella foto più a sinistra), è costata la condanna all’ufficiale per «atti macabri». Nella foto si vede il capo e il suo plotone posare dietro al cadavere di un combattent­e islamico a Mosul in Iraq
In posa Quest’immagine, trovata nello smartphone del Navy Seal Edward Gallagher (anche nella foto più a sinistra), è costata la condanna all’ufficiale per «atti macabri». Nella foto si vede il capo e il suo plotone posare dietro al cadavere di un combattent­e islamico a Mosul in Iraq
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