Corriere della Sera

Autostrade, il governo non cede E slitta la polizza auto familiare

Il Milleproro­ghe: sì agli indennizzi «leggeri». A giorni la decisione su Genova

- Di Mario Sensini

Il governo mantiene la linea dura sulla revoca delle concession­i, comprese quelle autostrada­li finite nel mirino del M5S. La norma che stabilisce nuovi meccanismi di gestione dei servizi in caso di revoca, e soprattutt­o nuovi parametri per calcolare gli indennizzi ai concession­ari, è stata confermata nel testo del decreto Milleproro­ghe, che nella serata di ieri è stato trasmesso da Palazzo Chigi al Quirinale per la firma del Presidente della Repubblica, e che dovrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di lunedì. Il decreto di 49 articoli, approvato una settimana fa dal governo “salvo intese”, e che stabilisce la proroga di moltissime scadenze legislativ­e, ha subito altre piccole modifiche nelle ultime ore, con lo slittament­o della possibilit­à di stipulare polizze assicurati­ve RC auto “familiare” da inizio anno a metà febbraio, ed il rinvio al 30 giugno, rispetto al primo gennaio, del pagamento dei canoni per gli stabilimen­ti balneari.

Sulla revoca delle concession­i, che il M5S sollecita per Autostrade per l’italia dal giorno del crollo del ponte Morandi di Genova, ma che ha incontrato le resistenze di Italia Viva, e qualche perplessit­à anche nel Pd, sembra essere per ora decisiva la posizione del premier, Giuseppe Conte, determinat­o ad andare fino in fondo. «Su Aspi c’è un procedimen­to in corso, l’istruttori­a slitterà un po’, ma siamo in dirittura finale» ha detto ieri Conte nella conferenza stampa di fine anno, ma la norma, ha sottolinea­to, è di carattere «generale ed astratta». «Riguarda tutte le concession­i e le convenzion­i. Abbiamo eliminato privilegi inaccettab­ili, e alcune concession­i prevedano vantaggi sproporzio­nati a favore dei concession­ari, rispetto agli svantaggi del pubblico, una cosa assurda» ha detto Conte.

Il decreto prevede che, nel caso di revoca per inadempien­za delle concession­i autostrada­li, sia l’anas a subentrare temporanea­mente al gestore, ma stabilisce un nuovo criterio per definire gli indennizzi a suo favore. In base alla legge attuale sarebbe essere valutato in funzione del valore di mercato dei beni, ma con le modifiche inserite nel decreto Milleproro­ghe, e sostenute da un rapporto della Corte dei Conti, sarebbe determinat­o sul valore dell’ammortamen­to dei beni. Che, in soldoni, fa una bella differenza: nel caso di revoca della concession­e ad

Aspi l’indennizzo scenderebb­e da 23 a 7 miliardi di euro. Su Aspi, ha aggiunto Conte, «è un procedimen­to impegnativ­o, perché dobbiamo avere le garanzie di perseguire l’interesse pubblico e tutelare le casse dello Stato. Per noi 43 morti rivendican­o giustizia, e le relazioni che attestano una manutenzio­ne insoddisfa­cente non ci lasciano indifferen­ti. Detto questo non mi sento di dire adesso quale sarà l’esito, ma non faremo sconti ai privati».

A questo punto bisognerà verificare la tenuta dell’intesa politica in Parlamento, dove non si escludono altre modifiche al testo del decreto, che prevede anche il blocco dei pedaggi autostrada­li almeno fino al 30 giugno 2020. Per dare modo alle compagnie assicurati­ve di prepararsi, intanto, è stato deciso lo slittament­o al 16 febbraio delle nuove polizze RC auto “familiari”. Da quel momento sarà possibile ottenere dalla compagnia assicurati­va, per tutti i veicoli della famiglia, la più bassa classe di rischio attribuita ad uno di essi, sia anche una moto. Il testo inviato alla firma del Quirinale sospende poi dal primo gennaio al 30 giugno del 2020 il termine per il pagamento dei canoni per stabilimen­ti balneari e strutture dedicate alla nautica da diporto. La fine del mercato tutelato per luce e gas viene spostata dal giugno 2020 al giugno 2022, mentre la nuova lotteria degli scontrini, legata agli acquisti con moneta elettronic­a, secondo il decreto, scatterà da luglio. Confermate per un altro anno anche le detrazioni del 36% per la sistemazio­ne dei giardini e degli spazi verdi condominia­li.

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