Spagna, il romanziere n. 1 è Landero

Il settimanale spagnolo «El Cultural» del quotidiano «El Mundo» come ogni anno pubblica la classifica 2019 della letteratura, poesia, teatro, musica, mostre d’arte, stilata dai propri critici. La classifica è stata pubblicata sul numero ora in edicola. Per la letteratura, il primo posto per il miglior romanzo è andato a Luis Landero (Albuquerque, 1948: foto di Iván Giménez), per il suo Lluvia fina, pubblicato da Tusquets. Parte della motivazione del primo posto è che «le storie e le parole “non sono mai innocenti”, le storie “non sono innocue”. Pertanto, romanzi come questo rivelano quasi senza volerlo tutto il dolore e il risentimento che una famiglia normale può nascondere dietro le apparenze» (di Landero in Italia nel 2018 è uscito per Mondadori La vita negoziabile). Al secondo posto l’argentina Mariana Enriquez (1973) con Nuestra parte de noche (Anagrama), definito un romanzo «irraggiungibile, di quelli che fanno passare un paio di notti insonni fino alla fine. È anche una storia di famiglie perverse, sette malvagie e rituali sanguinari (...), un grande trattato sul male». Al terzo posto, di Daniel Ruiz (1976), El calentamiento global (Tusquets), la storia di un incidente mortale sul lavoro: la società, i media, i sindacati, i silenzi e il non lieto fine... Quarto posto per Antonio Muñoz Molina (1956) che con Tus pasos en la escalera (Seix Barral) riscrive un racconto di anni fa, un romanzo d’amore tra il razionale e il visionario, tra la fisiologia e l’allucinazione. Al quinto posto Mario Vargas Llosa (1936) con Tiempos recios (Alfaguara), ambientato nel Guatemala degli anni Settanta. (he.f.)