Corriere della Sera

Kaiser Klammer «È il migliore» Mair sicuro «Può fare di più»

- F. van.

BORMIO «Oggi è il migliore, nessun dubbio: è alto e grosso, attacca sempre». Franz Kaiser Klammer certifica un giudizio su Dominik Paris che ha un valore indiscutib­ile perché viene dalla patria dell’alta velocità sugli sci e da uno dei migliori discesisti di sempre. La grandezza di Domme? Costringer­e chi ha avuto i vari Maier, Eberharter, Trinkl, Strobl, Walchhofer, Schifferer, e che oggi ha, tra gli altri, un bicampione olimpico quale Mayer, a provare un po’ di

 Klammer È alto, grosso e attacca sempre, ma non deve pensare alla Coppa

invidia per noi italiani. Anche perché Dominik ha ancora pagine da scrivere.

Lo sostiene un altro ex, uno che, per inciso, era (ed è) un «omone» alla Domme: parliamo di Michael Much Mair, un Paris ante litteram. «All’epoca ero l’unico discesista sopra i 100 chili. Oggi, invece, ce ne saranno 15 così pesanti: forse ho sbagliato era…» dice ridendo. Mair non si è mai occupato direttamen­te di Paris. Oltre a lavorare nel settore femminile, cosa che fa ancora adesso, si è occupato di Fill e Innerhofer. «Ovvero di due sciatori differenti: Paris “è” il discesista vero». Ed è un campione fatto e finito: «Già da qualche anno era il più forte, ma non l’aveva ancora afferrato. Ora è maturato e ha preso consapevol­ezza, compiendo un salto di qualità mentale. Su alcune piste, ad esempio a Wengen dove pure io non mi trovavo a mio agio, rende meno. Lo staff dovrà aiutarlo e a fargli passare l’idea che ci sono tracciati che gli stanno…

 Mair Eviti giganti e combinate, può diventare il velocista più vincente

sulle palle. A quel punto potrà dominare per 7-8 anni».

Nella velocità odierna sembrano avvantaggi­ati i veterani. Dunque, difficilme­nte le insidie arriverann­o da un giovane. «Contano la maturità, sportiva e umana. Dominik ormai ha tutto questo. E alla partenza ha imparato a sorridere. Proprio come faceva Alberto Tomba: gli altri erano tesi, lui era sereno e sdrammatiz­zava». Eccoci allora alla «domandona»: Paris è uomo da Coppa assoluta o solo da

Coppe di discesa e superg? Klammer dice la sua: «È da trofei di specialità: per quello generale servirebbe che andasse forte pure in gigante». Mair concorda sull’opzione B, che però resta complicata: «Dovrà avere la continuità di Feuz e non dovrà sprecare energie. Perché fa il gigante e le combinate? Sbaglia: deve solo badare a diventare il velocista più vincente. Non si butti via».

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