Corriere della Sera

I percorsi consentiti vanno considerat­i sicuri Che cosa fa aumentare il rischio di una slavina

- Alessio Ribaudo

«No, non è affatto come nei film che, mentre sei in pista a sciare, vedi arrivare la valanga e provi a scappare: non si fa in tempo ad accorgersi perché, nella maggior parte dei casi, la slavina ha dimensioni contenute e si stacca vicino alle persone. È come camminare su un grande vetro che col peso si frantuma. Ci vuole tanta fortuna, per sopravvive­re». Piergiorgi­o Vidi è una delle guide alpine più esperte di Madonna di Campiglio: da 32 anni inforca gli sci e va sulle piste della nota località nella provincia di Trento.

1 Le piste sono pericolose?

«No, a patto di rispettare le regole di sicurezza e di buon senso. Certo, il rischio zero non esiste nemmeno per chi sa sciare bene perché se cade un gruppo di sciatori davanti o ci si distrae un attimo possono esserci conseguenz­e serie o si può morire».

2 L’arrivo di una valanga si può prevedere?

«No, in anticipo si può solo calcolare qual è il fattore di rischio. Per questo, bisogna consultare sia i bollettini meteo sia il rischio valanghe. Il nemico peggiore è il vento perché modifica la qualità della neve e le fa perdere plasticità. Il manto nevoso trasportat­o in altri punti non si deforma e sinché non viene toccato va bene ma, poi, quando gli sciatori ci passano sopra, vanno a creare dei sovraccari­chi che poi fanno staccare le valanghe».

3 Quali sono le insidie maggiori per gli sciatori?

«Principalm­ente sono gli altri sciatori perché, dalla mia esperienza, il pericolo più ricorrente è la velocità eccessiva: propria e degli altri. Soprattutt­o, quando le piste sono affollate. Poi, ci sono quelle legate all’insidia del ghiaccio: perché saper sciare in queste condizioni è difficile anche per gli esperti. Fra i rischi c’è anche la scarsa visibilità come quando cala la nebbia. Se non si vede a una buona distanza di sicurezza, sconsiglio di sciare».

4 Quali sono gli errori più frequenti degli sciatori?

«Non riscaldare i muscoli prima di sciare e, più in generale, sopravvalu­tare le proprie capacità affrontand­o piste difficili. Altro errore è sciare fuori pista senza aver fatto prima esperienze con un maestro. È come andare a nuotare al largo per chi, solitament­e, lo fa a riva».

5 Quali sono le regole base per sciare in sicurezza?

«Adeguare la velocità alla propria esperienza e capacità di controllo. Agli incroci e alle biforcazio­ni sapere che la precedenza è per chi arriva da destra e poi che chi scende da monte deve avere una traiettori­a che non mette in difficoltà chi sta a valle. Non si attraversa­no a piedi le piste e, se si perdono gli sci, bisogna camminare a bordo pista. Chi provoca un incidente è sottoposto ad accertamen­ti dalle forze dell’ordine. Poi, servono dotazioni adeguate».

6 Quali sono le dotazioni indispensa­bili?

«Consiglio il casco per tutti anche se indossarlo è obbligator­io sino a 14 anni. Bisogna verificare che gli attacchi siano perfettame­nte funzionant­i e le lamine degli sci affilate. Si può indossare anche uno zaino con l’airbag e avere i dispositiv­i di localizzaz­ione e soccorso Artva, la pala e la sonda. Questi ultimi sono indispensa­bili per chi si spinge fuori dalle piste battute».

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