Usa, gli attacchi antisemiti
Con il machete in casa del rabbino. Tredicesimo episodio dall’8 dicembre
Attentato a casa del rabbino (nella foto a destra l’abitazione di Chaim Rottenberg). L’aggressore ferisce cinque persone a colpi di machete. L’attacco antisemita è avvenuto nella cittadina di Monsey, a circa 50 chilometri da New York, durante la settima giornata delle celebrazioni di Chanukkah. ll responsabile, Grafton E. Thomas, afroamericano di 37 anni, è stato arrestato dopo un tentativo di fuga. Quello di Monsey «è terrorismo domestico», tuona il governatore di New York Andrew Cuomo che aggiunge: «Questo è il 13° attacco antisemita dall’8 dicembre a oggi a New York. Un cancro».
«Vi ammazzo». Sono le 22 di sabato sera, la settima candela di Chanukkah è stata accesa da poco quando Grafton E. Thomas, un afroamericano di 37 anni, fa irruzione nella casa del rabbino Chaim Rottenberg, situata accanto alla sua sinagoga Netzach Yisroel. Ha il volto coperto, impugna un machete con cui colpisce cinque persone, tra cui il figlio del rabbino. È il panico. «Dopo che è entrato non abbiamo avuto il tempo di reagire. Io ho solo iniziato a pregare per la mia vita», racconterà poco dopo al New York Times Aron Kohn, 65 anni che si trovava nell’abitazione insieme ad un centinaio di persone. I feriti, tutti ebrei, vengono trasportati all’ospedale, due sono in gravi condizioni.
Ad essere colpita è tutta Monsey, quaranta chilometri a nord di New York e sobborgo abitato soprattutto da ebrei chassidici che si sono trasferiti qui di recente. Non lontano dal New Jersey, dove il 10 dicembre una coppia di afroamericani ha ucciso quattro persone dentro un alimentari kosher. Attacchi, episodi di intolleranza. Quello di Monsey «è un atto di terrorismo domestico», tuona il governatore di New York Andrew Cuomo che aggiunge: «Questo è il 13° attacco antisemita dall’8 dicembre a oggi a New York. Un cancro».
Dopo essersi accanito sulle sue vittime, Thomas, originario di Greenwood Lake altro sobborgo non lontano da
Monsey, fugge a bordo di una Nissan. La fuga di Thomas dura solo due ore, dopo le quali gli agenti lo fermano al Washington Bridge «coperto di sangue con odore di candeggina sui vestiti». L’accusa è di tentato omicidio e rapina.
Da Israele arriva la condanna del premier Benjamin Netanyahu che definisce «malvagio» l’attacco. Su Twitter la speaker della Camera Nancy Pelosi parla di una «pugnalata» a tutta la comunità ebraica. Per il presidente Donald Trump è una «piaga da sradicare» con la figlia Ivanka che alza il tiro. «La violenza antisemita riceve troppo poca attenzione da parte della stampa e troppo poca azione dai governi locali». In linea con gli attacchi di papà ai nemici dem di New York.