Minacce di morte al pianista Ma lui suona ugualmente
Igor Levit (1987), russo-tedesco di origini ebraiche — uno dei massimi pianisti classici della scena internazionale (il suo Beethoven è considerato un must), ma anche impegnato contro il razzismo e le destre xenofobe — in un suo contributo alle pagine del «Tagesspiegel am Sonntag» di ieri ha raccontato di aver ricevuto a metà novembre minacce di morte per un suo concerto nel sud della Germania. Ha suonato ugualmente, ma sotto la stretta protezione della polizia. (he. f.)