Raid Usa contro Hezbollah in Iraq
Si alza ulteriormente la tensione in Iraq. Raid americani contro Kataib Hezbollah, milizia sostenuta dall’iran responsabile di attacchi contro basi irachene che ospitano le forze della coalizione impegnate nell’operazione «Inherent resolve» contro l’isis. «I cinque obiettivi includono tre siti in Iraq e due in Siria, tra cui depositi di armi e centri di controllo e comando usati per pianificare e condurre gli attacchi», si legge in una nota del Pentagono guidato da Mark Esper. I raid arrivano due giorni dopo un attacco missilistico che ha ucciso un americano in Iraq. Ieri in serata poi quattro razzi Katyusha sono caduti vicino alla base di Taji, che ospita soldati americani non lontano dalla capitale Bagdad senza che ci fossero vittime. Il tutto mentre si sono diffuse voci in rete di un’evacuazione del personale statunitense dall’ambasciata.
Infine la protesta contro il governo e la classe dirigente in Iraq, al quarto mese del suo braccio di ferro, per la prima volta colpisce l’industria petrolifera, con il blocco dei pozzi a Nassiriya.