Corriere della Sera

I TROPPI SPAZI «A-LEGALI» CHE SONO GENERATI DALL’INNOVAZION­E

- di Edoardo Segantini

Ogni minuto di ogni giorno, in ogni angolo della Terra, dozzine di aziende, sconosciut­e ai più e operanti su terreni privi di regole, tracciano i movimenti di decine di milioni di persone attraverso gli smartphone. Raccolte le informazio­ni, le immagazzin­ano in grandi depositi di files. L’operazione è resa possibile dai software di localizzaz­ione presenti in molte app di uso comune. L’obiettivo è rivendere i dati ad altre aziende, che li utilizzano per rendere più efficace e mirata la pubblicità. Questa però è la migliore delle ipotesi: non si esclude che quelle informazio­ni possano essere usate in altri modi, meno innocenti e più intrusivi, ad esempio a fini di condiziona­mento elettorale. Tutto questo non è fantascien­za: accade in America e, presumibil­mente, in Europa e in Italia. Il New York Times ha ottenuto uno di questi files e, con un lungo lavoro, l’ha decifrato, analizzato, commentato e tradotto in un’infografic­a impression­ante, che ritrae i percorsi di milioni di «ping» (gli spostament­i delle persone), raffigurat­i come puntini verdi. Ne risultano immagini di gigantesch­e nuvole, fatte di puntini verdi. Nessuno sfugge a questo tracciamen­to, ignoti o celebrità che siano, come Johnny Depp: neppure il presidente Trump, seguito nei suoi spostament­i. L’inchiesta del quotidiano americano suggerisce varie riflession­i. La principale è sull’immensità degli spazi «a-legali» che si aprono con l’avanzare dell’innovazion­e tecnologic­a e sulla necessità di regolare il commercio dei dati personali. Obiettivo raggiungib­ile, come si è cominciato a fare con la Direttiva europea sulla privacy. La seconda riguarda l’informazio­ne di qualità: che richiede tempo, investimen­ti e competenze, ma è uno dei pochi antidoti contro il rischio di un’opinione pubblica debole, manipolabi­le e condiziona­bile.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy