L’INCREDIBILE STAGIONE DEGLI «ALLEATI-NEMICI»
Caro direttore, il governo va avanti a fatica: sulla manovra economica ricorre al voto di fiducia, sul Mille proroghe si avvale della versione «salvo intese», su altre questioni importanti si affida alla tecnica del rinvio. Dominano i contrasti e con essi la mancanza di decisione. A gennaio è previsto il vertice per trovare un «solido accordo» di programma. Intanto il Paese non cresce da anni, tanti cittadini vivono nell’incertezza del futuro, il malcontento è diffuso, come denuncia la protesta delle giovani generazioni. I partiti, i leader della maggioranza hanno veramente piena coscienza della gravità della crisi che stiamo attraversando? Fino a quando faranno prevalere gli egoismi di parte? Domenico Mattia Testa Caro signor Testa,
Siamo tutti sconcertati da quanto sta accadendo. Io personalmente mi aspettavo che, almeno per qualche mese, i nuovi alleati di governo si mettessero a testa bassa, e uniti, ad affrontare alcune emergenze del Paese. Dopo un ribaltone delle alleanze così evidente e con il consenso popolare a favore del centrodestra all’opposizione la razionalità consigliava che questa sarebbe stata l’unica strada per rimontare la china. Se non altro per convenienza di partito e personale.
Ma la razionalità è ormai fuori moda nel nuovo mondo politico. Si preferisce marcare le differenze, piantare le proprie bandierine a spese dell’alleato di governo, mandando tutto a rotoli e non dando risposte a cittadini sempre più arrabbiati.
L’illusione è che in questo modo si conquistino voti, si rimanga in sintonia con il proprio elettorato. Si offrono così solo ricette facili e demagogiche, tanto nella politica dell’istante il giorno dopo saranno già dimenticate. Questa è probabilmente l’dea.
Ma guardando alle ascese vertiginose e alle cadute altrettanto rapide di leader e partiti la lezione appare chiara: chi non dà risposte vere, chi non mette gli egoismi da parte viene sempre punito dagli elettori. Ma come per gli studenti distratti questa lezione ancora non è difficile da assorbire.