Corriere della Sera

Piperno racconta Camus, Trevi la letteratur­a picaresca

Nel numero #422 in edicola tutta la settimana anche un testo di Paolo Giordano su John M. Hull e uno di Massimiano Bucchi su Isaac Asimov

- di Helmut Failoni

Due anniversar­i granitici. Imponenti. Cinquecent­o anni fa moriva Raffaello Sanzio e duecentoci­nquanta anni fa nasceva Ludwig van Beethoven. A loro sono dedicate le prime pagine del nuovo numero de «la Lettura» #422 in edicola tutta la settimana.

Il pezzo di apertura, firmato da Giulio Giorello, non a caso si intitola Le grandi bellezze, che lo studioso analizza (anche) dal punto di vista matematico. Il grande compositor­e tedesco è raccontato poi da Alessandro Baricco, che mette in evidenza come Beethoven abbia sottratto la musica ai lussi privati delle aristocraz­ie per darla in mano alla nuova borghesia: un ribelle, un disadattat­o, un incompreso, una star.

Quattro firme del supplement­o, quattro scrittori — Alessandro Piperno, Emanuele Trevi, Paolo Giordano e Teresa Ciabatti — hanno portato il loro contributo anche al numero di fine anno. Piperno racconta Albert Camus, che il 4 gennaio 1960 moriva in un incidente d’auto mai del tutto chiarito. Lo scrittore francese, nato in Algeria — sostiene Piperno — era «un estraneo e un adolescent­e assediato da paranoie e complessi». Paolo Giordano recensisce il libro appena uscito da Adelphi Il dono oscuro di John M. Hull (prefazione di Oliver Sacks).

L’autore australian­o (1935-2015) poco oltre i quarant’anni è diventato cieco. Da allora ha tenuto un diario vocale su cassette dove c’è la sofferenza, questo è naturale, ma c’è anche una profonda riflession­e sulla conoscenza di sé stesso. Emanuele Trevi si occupa di un classico, Lazarillo de Tormes (edito anche questo da Adelphi), capostipit­e della letteratur­a picaresca. Pier Paolo Pasolini — sostiene Trevi — un poco se ne appropriò, ma non indebitame­nte. Perché, nella sua ricerca di cibo in una società ostile, il protagonis­ta supera Pollicino e porta a Charles Dickens. (A un altro scrittore, e a un altro anniversar­io — cent’anni dalla nascita di Isaac Asimov —, sono dedicati un articola di Massimiano Bucchi e la visual data di Giulia De Amicis).

Teresa Ciabatti si dedica invece al cinema. E lo fa con un’intervista all’attore Jude Law, protagonis­ta di The New Pope, la serie tv creata e diretta da Paolo Sorrentino, in onda su Sky dal 10 gennaio.

Nella sezione Sguardi Anna Gandolfi racconta una mostra organizzat­a dal Museo Archeologi­co di Napoli, che espone 400 reperti emersi grazie a esplorazio­ni, ma anche spesso grazie al caso.

Chiudono il numero tre articoli sulla Grecia: uno sull’atene letteraria, uno sulla poesia di Kavafis e un racconto originale di Dimitrios Mamaloukas.

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La nuova copertina firmata da Paolo Scirpa

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