Crolla in Liguria un pezzo di galleria
Liguria, distacco di parte della volta. Il ministero convoca d’urgenza Autostrade. Il Colle firma il Milleproroghe
Crollo in una galleria in Liguria: chiusa la A26 per il distacco di una volta. Sono caduti pezzi di cemento e calcinacci, provocando code e disagi, smaltiti solo nella serata di ieri. Il ministero convoca d’urgenza Autostrade. I costi dei pedaggi sono stati ridotti. «Dopo il ponte Morandi solo tante discussioni» commenta il governatore ligure Giovanni Toti.
Sono raggelanti le foto che in serata — scattate dagli automobilisti di passaggio — hanno cominciato a circolare sui social: sull’asfalto dell’autostrada A26, nella galleria Berté (poco dopo il casello di Masone, non lontano da Genova) si vedono dei grossi pezzi di cemento e calcinacci caduti dalla volta del tunnel. Alcune automobili e un camion vi passano a lato, a destra e a sinistra. L’impressione è che davvero si sia trattato di un miracolo: nel cedimento — ieri verso le 18 e 30 — nessuna vettura è stata colpita. E le conseguenze sono state quelle di code smaltite in serata, con un blocco temporaneo del traffico dell’autostrada, poi deviato su una carreggiata.
Ma ora Autostrade per l’italia (Aspi) è di nuovo sotto tiro. Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli — «arrabbiata e preoccupata» secondo fonti del Mit
— ha convocato la società con urgenza, un «faccia a faccia» previsto per oggi alle 10 a Roma. Durissime le parole del viceministro Giancarlo Cancelleri: «La revoca immediata delle concessioni mi sembra il minimo! Cos’altro deve crollare?». Tema cruciale, visto che in serata il presidente della Repubblica Mattarella ha emanato il decreto «Milleproroghe» che contiene, appunto, l’ipotesi di revoca della concessione su cui il governo è chiamato ad esprimersi.
Poco più di un mese fa alcuni tratti della A26 (che collega Genova Voltri con Gravellona Toce, in Piemonte) erano stati chiusi un paio di giorni dopo che la Procura di Genova, a seguito di alcune perizie effettuate dai consulenti, aveva messo in luce il rischio di cedimenti sui ponti Fado Nord e
Pecetti Sud. Uno dei due viadotti era già emerso tra quelli interessati dall’indagine sui cosiddetti falsi report nata da una costola dell’inchiesta sul crollo del Morandi. Autostrade,
anche per evitare il rischio di un provvedimento di sequestro, era intervenuta con dei lavori d’urgenza, riaprendo i tratti in 48 ore. Ma più in generale è tutta la viabilità autostradale in Liguria a rivelarsi fragile: nei giorni scorsi ci sono state chiusure parziali sulla A6 e altri interventi hanno tormentato il traffico sulla A10. Senza contare le continue frane che hanno martoriato la viabilità provinciale e regionale.
«Mi dispiace profondamente per quanto accaduto sulla A26 — ha detto l’ad di Aspi Roberto Tomasi —. Stiamo accelerando le verifiche sulla rete tramite società esterne. I controlli su tutti i 2.000 viadotti sono conclusi. Procederemo col massimo rigore, su tutti i fronti».
Ieri, tra l’altro, in un incontro al Mit, Tomasi ha annunciato una riduzione dei pedaggi su tutte le tratte liguri per una somma che lo stesso Mit ha indicato in 10 milioni di euro. «Una forma di vicinanza alla Liguria» ha detto l’ad. Il ministero ha chiesto «di ridurre i disagi al massimo» ed è stata disposta «l’attivazione di una cabina di coordinamento tra i concessionari e il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per stabilire la priorità degli interventi».
L’intesa Raggiunto l’accordo per ridurre i costi dei pedaggi su tutte le tratte liguri