Corriere della Sera

«Dopo il ponte Morandi solo tante discussion­i Il tema sicurezza resta»

Il governator­e Toti: è stato fatto pochissimo

- Di Cesare Zapperi (Ansa)

MILANO Presidente Giovanni Toti, di fronte all’ennesimo crollo cosa ha pensato?

«Mi si è gelato il sangue — risponde il governator­e ligure —. È vero che lì nelle ultime settimane ha piovuto molto ma questo non può giustifica­re il crollo della volta di una galleria».

Cosa si aspetta adesso?

«Da tempo come Regione sosteniamo l’urgente necessità di istituire tavoli di monitoragg­io aperti agli enti locali che non hanno competenze specifiche in materia ma conoscono benissimo il territorio. Ho scritto più volte al ministero delle Infrastrut­ture per questo».

E che risposte ha avuto da Roma?

«A parole tanta disponibil­ità, nei fatti non si è mosso nulla. Dal crollo del ponte Morandi, mi dispiace dirlo, è stato fatto pochissimo. Molti litigi sul piano politico sulla possibile revoca della concession­e e tanti tentativi di individuar­e i colpevoli, ma a questo deve pensare la magistratu­ra».

Nemmeno con il cambio di governo, e di ministro, è stato fatto uno scatto in avanti?

«Lo ripeto, dalla tragedia del Morandi il ministero delle Infrastrut­ture è rimasto come paralizzat­o. Le strutture tecniche mi sembrano narcotizza­te. E la politica, d’altro canto, ha preferito dedicarsi alla disputa sulla concession­e piuttosto che a mettere in sicurezza il Paese».

d Non si può abbandonar­e così a se stesso, un territorio come quello ligure

E voi che contributo avete dato?

«Guardi, abbiamo appena chiuso un tavolo con Autostrade

per l’italia per gestire il ripristino dei tratti danneggiat­i dalle diverse ondate di maltempo che si sono abbattute sulla Liguria nelle ultime settimane. Abbiamo anche raggiunto un accordo per la concession­e di sconti e di agevolazio­ni su alcune tratte e previsto la chiusura dei cantieri in questi giorni di intenso traffico per le festività di fine anno. Ma...».

Tutto inutile?

«No, tutto inutile no, ogni intervento che possa alleviare i disagi è benvenuto, ma quando crolla la volta di una galleria ti senti cascare il mondo addosso perché percepisci di essere di fronte ad una situazione drammatica».

Dire che si sente molto preoccupat­o pare un eufemismo.

«Io provo una grande rabbia perché, non mi stanco di ripeterlo, ho visto la politica cercare di rubare il mestiere ai magistrati: a loro spetta fare le indagini e trovare e punire i colpevoli. Alla politica tocca lavorare per creare le condizioni di messa in sicurezza di strade, gallerie e viadotti».

La Liguria è in ginocchio?

«Questa è una Regione che rappresent­a un pezzo del Pil del Paese. È la principale piattaform­a logistica italiana, ogni giorno di qui passano 5 mila camion. Vogliamo paralizzar­e tutto? Pensiamo di abbandonar­e a se stesso un territorio del valore di quello ligure? Noi non ci stiamo e siamo pronti a fare tutto ciò che è nelle nostre possibilit­à per rimettere in sesto il sistema viabilisti­co, nel suo insieme, della Regione».

Intanto avete strappato ad Aspi una riduzione dei pedaggi in Liguria per 10 milioni.

«Sì, è una cosa che abbiamo chiesto e ottenuto noi. Di per sé è un passo in avanti. Ma qui il problema non è pagare meno. I cittadini e gli operatori economici vogliono pagare il giusto purché gli introiti poi vengano investiti in sicurezza ed efficienza».

 ??  ?? Governator­e Giovanni Toti, 51 anni, è presidente della Regione Liguria dal 2015
Governator­e Giovanni Toti, 51 anni, è presidente della Regione Liguria dal 2015

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy