A bordo c’erano 268 persone. Colpa anche di comandi sbagliati
I 268 passeggeri a bordo dei due aerei non si sono accorti di nulla, al netto di una leggera turbolenza. Ma alle otto e venti di sera, il 10 novembre di un anno fa, sopra la Spagna si è sfiorata la peggiore tragedia dei cieli europei degli ultimi trent’anni: una collisione a circa novemila metri di quota e a oltre 430 chilometri orari.
Una dinamica innescata da un errore umano e aggravata dall’assenza dell’allarme in uno dei velivoli. Ma il cui esito fatale è stato evitato grazie a un mix di fortuna e tecnologia, come emerge dalle 16 pagine della relazione pubblicata da poco dalla Commissione d’indagine iberica. Un documento che scagiona tutti, pure l’addetto del centro di controllo regionale che ha fornito le informazioni sbagliate a un Airbus A320 della low cost Wizz Air (volo «W6 3763» partito da Craiova, Romania, con 169 persone) facendolo andare quasi a sbattere contro un Embraer E195 di Air Europa (il collegamento «UX 1084» decollato da Venezia con 99 individui).
La dinamica inizia a 200 chilometri dall’aeroporto di Madrid, la destinazione di entrambi i jet che stanno percorrendo la stessa «aerovia» per la discesa: l’airbus vola a 9.450 metri, è sopra l’embraer (a 8.840 metri) e indietro di alcuni chilometri. Alle 20:18:37 dal centro di controllo un supervisore contatta Wizz Air: «Scendete al livello tre zero zero», dice, cioè a 30 mila piedi (9.144 metri). Dalla cabina il comandante (un 51enne con 5.739 ore di volo alle spalle) e il primo ufficiale (34enne con 336 ore) non rispondono. Nove secondi dopo l’addetto ripete lo stesso comando. Ma con un errore. «Procedete a quota due zero zero». Cioè 20 mila piedi (6.096 metri), meno dell’embraer di Air Europa che intanto si trova sotto.
Stavolta la comunicazione viene recepita e l’airbus A320 riduce la quota. Si avvicina così pericolosamente che alle 20:20:05 nella cabina dell’embraer scatta l’allarme del sistema anti-collisione (noto come «Tcas»). Cosa che non accade nell’aeromobile Wizz Air, fa notare le relazione tecnica. L’avviso di Air Europa, invece, dura sette secondi. Mentre è ancora acceso alle 20:20:07 il pilota di Air Europa avverte il centro di controllo Wizz Air sta raggiungendo la loro stessa quota.
Alle 20:20:28 il centro di controllo invita Air Europa ad allontanarsi virando a destra. Otto secondi dopo l’embraer informa che Wizz Air è a una distanza di sicurezza. I due velivoli atterrano senza criticità sulla pista 18 sinistra dell’aeroporto di Madrid.
La separazione minima tra i voli — calcola il rapporto — è stata di 61 metri in verticale e 370 metri in orizzontale. Ma all’ultima pagina non fornisce alcuna raccomandazione, nemmeno per chi ha dato l’indicazione errata. «In quel momento c’erano molti aerei in contatto con il centro di controllo — viene scritto —, la frequenza risultava satura e c’erano diverse conversazioni in contemporanea».
Il Corriere ha contattato le due compagnie, ma senza ottenere una risposta. Due piloti che volano sulla Spagna con le low cost segnalano che non sono pochi i problemi di comunicazione con i centri di controllo iberici.
Il 10 novembre 2018 Il volo Air Europa era partito da Venezia, quello Wizz Air dalla Romania