Legalizzati i monopattini elettrici
Sono veicoli equiparati alle bici: non serve la patente. Assicurazione non obbligatoria
Da ieri i monopattini elettrici sono equiparati alle biciclette. Non possono superare i 20 km/h, la potenza del motore deve essere inferiore ai 500 watt e i mezzi devono essere dotati di luci posteriori e anteriori. Il casco non è obbligatorio, mentre lo è il giubbotto riflettente. Anche l’assicurazione non è obbligatoria, e non serve la patente. Ruote e freni, una guida per scegliere il modello giusto.
Da ieri, primo gennaio, i monopattini elettrici sono equiparati ai velocipedi, dunque alle biciclette. Assumono lo status di «veicoli» all’interno del Codice della Strada e diventano dunque liberi di circolare nelle città italiane. La norma è contenuta nella Legge 160 del 27 dicembre 2019, pubblicata tre giorni dopo sulla Gazzetta Ufficiale e si riferisce nel testo ai soli monopattini. Rimangono fuori gli altri mezzi per la micromobilità, come gli hoverboard o i monoruota, per i quali il riferimento legislativo rimane il decreto Toninelli entrato in vigore il 27 luglio scorso che dava il via libera alla sperimentazione nelle città che ne fanno richiesta.
Il testo dell’allora ministro dei Trasporti fa ancora da riferimento per i dettagli tecnicolegali dei mezzi: non possono superare i 20 km/h, la potenza del motore deve essere inferiore ai 500 watt e i mezzi devono essere dotati di luci posteriori e anteriori.
L’equiparazione dei monopattini alle biciclette rende più facile la diffusione di questi mezzi fortemente voluti da alcuni Comuni per decongestionare il traffico. La legge cerca anche di mettere ordine in quella che era diventata una giungla, con dubbi — ancora da risolvere — sulla sicurezza che hanno portato anche a multe clamorose. Come i 5 mila euro comminati a Brescia lo scorso settembre.