«L’ipotesi sulla morte sostenuta da Bianciardi»
A proposito della figura di Cavour, mi viene in mente che lo scrittore Luciano Bianciardi, negli anni 1970-71, quando sulle pagine del Guerin sportivo teneva una corrispondenza con i lettori, venne sollecitato a raccontare la versione «ufficiosa» della morte del grande statista piemontese. L’autore di «La vita agra», ma anche di opere di contenuto risorgimentale, così rispose: «La versione ufficiosa vuole che Camillo Benso di Cavour morisse durante un amplesso non ortodosso con una signora [...] ma ormai purtroppo mancano i testimoni». In mancanza di testimoni, a dare man forte a quanto scriveva Bianciardi è la notizia, riportata dalle cronache qualche anno fa, della ricomparsa di un diario autografo del conte Cavour. Nel 2015, il diario, scritto con inchiostro bruno e matita in corsivo e in lingua francese negli anni 1835-1838, è ricomparso nei locali della libreria antiquaria torinese «Il Cartiglio», di proprietà dei fratelli Luca e Roberto Cena. Composto di 161 pagine, contiene informazioni che non compaiono in passate trascrizioni, come nelle pagine 119-120, incollate, che riportano particolari relativi a tresche amorose e performance sessuali che rendono credibile quanto lo scrittore controcorrente Bianciardi racconta a proposito della morte improvvisa del grande statista.
Lorenzo Catania