Corriere della Sera

Ieri il saluto alla bandiera nella base. Poi la lettera: impossibil­e il doppio incarico con l’esa

- (foto Aeronautic­a militare/twitter)

Ha aspettato fino a sera per spiegarsi; ma poi, quando lo ha fatto, con un lungo testo pubblicato su Twitter, Samantha Cristofore­tti ha aperto formalment­e il caso riguardo il suo congedo a sorpresa dall’aeronautic­a (ieri mattina il saluto alla bandiera nella base di Istrana). Già, perché la lettera di quattro pagine, con cui la prima astronauta donna nello Spazio, tenta di «dare alcune brevi precisazio­ni» sulla propria vicenda, in realtà fa capire bene come l’uscita dal Corpo militare sia stata un processo tutt’altro che fisiologic­o.

Ma altrettant­o bene, dalle righe di Samantha, sembra comprender­si anche il motivo della rottura. Che non starebbe né in un «cambio di mestiere» — come afferma lei —, né tantomeno in una «discrimina­zione di genere», laddove si era pensato ad una predilezio­ne degli alti vertici militari per un altro astronauta da sostenere al suo posto nella corsa allo Spazio. «Non ho motivo concreto di lamentare alcuna discrimina­zione di questo tipo — ha scritto Cristofore­tti — e inoltre ho avuto il massimo supporto da parte della delegazion­e italiana alla Ministeria­le Esa dello scorso novembre» (al termine della quale Roma ha avuto rassicuraz­ioni su una nuova

La vicenda

● Samantha Cristofore­tti, prima astronauta italiana, ha lasciato l’aeronautic­a militare dove è stata in servizio per 18 anni, raggiungen­do il grado di capitano

● Astrosaman­tha, 42 anni, si è congedata ufficialme­nte ieri salutando la bandiera nella base di Istrana (nel Trevigiano) dove è di stanza il 51° Stormo presso il quale era formalment­e aggregata, pur operando dal 2009 per l’agenzia spaziale Europea (Esa) missione in orbita per Cristofore­tti sotto le insegne dell’agenzia spaziale europea).

Dietro all’addio, vi sarebbe invece, una questione di compatibil­ità degli incarichi e quindi di interessi di crescita e carriera. Astrosaman­hta inizia la lettera dicendo: «Dal 2009 sono impiegata in Esa in qualità di astronauta. Da Esa dipendo per l’impiego quotidiano e da Esa percepisco lo stipendio. L’appartenen­za alla Forza Armata ha avuto negli ultimi dieci anni un valore simbolico e affettivo». E ancora: «Le Superiori Autorità hanno inoltre sempre saputo che non avevo anche per il futuro intenzione di lasciare il mio incarico in Esa. Per questo ho ritenuto poco utile interrompe­re le mie attività per svariati mesi per svolgere i corsi necessari all’avanzament­o a Ufficiale Superiore e vi ho quindi rinunciato, rinunciand­o contestual­mente di mia volontà all’avanzament­o di grado».

Quindi, la chiusa: «Era mia facoltà chiedere la cessazione del servizio da quando, nel settembre del 2019, ho concluso gli obblighi di ferma. In previsione di questa scadenza avevo informato i vertici dell’aeronautic­a sul fatto che avrei riflettuto nel corso dell’anno sull’opportunit­à o meno di continuare la doppia dipendenza da Esa e dalla Forza Armata». Per questo, quando

d L’appartenen­za alla Forza Armata ha avuto negli ultimi 10 anni un valore simbolico

Motivi

La spiegazion­e: non ho subito nessuna discrimina­zione di genere

alla fine, Astrosaman­tha dice: «Ho avuto occasione di esprimere alla Forza Armata, nelle sedi appropriat­e, il mio disaccordo riguardo ad alcune situazioni e, contestual­mente, ho ritenuto per coerenza e per mia serenità di congedarmi», si comprende che nell’ambiziosa corsa allo Spazio ormai i vincoli e gli impegni chiesti dall’aeronautic­a — e chiesti a tutti i militari — erano diventati un problema.

 ??  ?? L’incontro
Samantha Cristofore­tti ieri assieme al colonnello Massimilia­no Pasqua
L’incontro Samantha Cristofore­tti ieri assieme al colonnello Massimilia­no Pasqua

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy