I pm di Milano: processo al figlio dell’ex premier ucraino
Azarov padre avrebbe venduto una nomina per 18 milioni, usati per comprare due ville in Sardegna
MILANO In Ucraina la corruzione, tra Italia e Austria il «lavaggio» della tangente. La Procura di Milano chiede di processare l’ex parlamentare ucraino Oleksiy Azarov, figlio dell’ex primo ministro dell’ucraina (Nikolay Azarov), perché lo accusa di «intestazione fittizia» di una società italiana nell’acquisto nel 20122013 di due ville di lusso in Sardegna, con le quali un fiduciario degli Azarov in una società austriaca avrebbe riciclato una tangente di quasi 18 milioni di dollari: quella che il padre ex primo ministro ucraino è ora accusato nel suo Paese di aver incassato nel 2010 da un imprenditore per «vendergli» la candidatura alla carica di vice premier.
Il profluvio di documentazione dalla Procura Generale dell’ucraina, le rogatorie a Cipro, in Austria, in Lichtenstein e Germania, e il coordinamento di Eurojust, poggiano sull’affidamento che gli inquirenti italiani dell’azarovfiglio devono riporre nelle contestazioni che le autorità di Kiev muovono là all’azarovpadre. Già ministro delle Finanze e leader del Partito delle Regioni per lungo tempo prima forza in seno alla Rada (il Parlamento di Kiev), Nikolay Azarov è stato primo ministro dell’ucraina dal marzo 2010 al 2014, quando fu scalzato (riparando in Russia e Austria) dalla cosiddetta «rivolta di Kiev» dopo il rifiuto dell’allora presidente Viktor Yanukovych di sottoscrivere il trattato di associazione con l’unione europea: proteste che portarono alla fuga e alla messa in stato di accusa di Yanukovych.
Il 38enne Mykolayvovych Oleksiy Azarov è suo figlio, a sua volta ex parlamentare. Secondo l’accusa formulata dal pm milanese Adriano Scudieri insieme al Nucleo Valutario della Guardia di Finanza, nel 2010 l’imprenditore Andriy Petrovich Kliuyev sarebbe stato proposto dall’allora primo ministro Azarov alla carica di vice primo ministro e, come tangente, in cambio gli avrebbe propiziato un affare immobiliare del valore di 17 milioni e 775.000 dollari. Parte di questi fondi illeciti, provenienti dalla società Aspelta Trading Limited di Cipro, sarebbero stati riversati nella società austriaca Garda Handels Und Beteilingungs Gmbh apparentemente riconducibile a un austriaco (Friedrich Bubla) in realtà fiduciario degli Azarov; e la Garda Handels poi nell’ottobre 2012 acquisì le quote di una scatola vuota, la società italiana «Agosto 2012 srl», utilizzata nel novembre 2012 e nell’agosto 2013 per comprare in Sardegna due lussuose ville in località Golfo di Marinella (Olbia). Ville sequestrate dagli inquirenti italiani, dissequestrate su ricorso del difensore Francesco Pesce dell’austriaco Bubla, e di nuovo vincolate in esecuzione di una rogatoria passiva dall’ucraina.
In campo Eurojust L’accusa al rampollo, ex parlamentare, è intestazione fittizia a un fiduciario austriaco