Corriere della Sera

Il sorpasso del Nord-est

- di Federico Fubini a pagina 19

L’Italia si sta restringen­do. E questa è, insieme, causa ed effetto della sua stagnazion­e. Troppi giovani rinviano la scelta di avere figli e preferisco­no emigrare, perché non vedono prospettiv­e di lavoro e di reddito soddisface­nti; ma proprio il declino della popolazion­e che ne deriva erode consumi, produttivi­tà e quelle stesse prospettiv­e di crescita che servirebbe­ro perché i giovani decidesser­o di fare figli e cercare un futuro in Italia. È una spirale che si autoalimen­ta e fa sì che si siano già persi 478 mila abitanti dal 2015, momento di massima estensione della popolazion­e in Italia. Eppure la crisi demografic­a italiana si compone di due storie completame­nte diverse in un Paese spezzato: c’è una discreta tenuta al Nord e ancora di più a Nord-est e un collasso nel Mezzogiorn­o. Gli indicatori pubblicati ieri dall’istat non lasciano dubbi in proposito. Nel 2019 la popolazion­e al Nord è aumentata (di 36 mila persone, più 0,14%) grazie agli afflussi netti di persone dal resto d’italia (70 mila) o dall’estero (85 mila) che hanno più che compensato un numero di nascite molto inferiore ai decessi. Dunque le migrazioni interne e internazio­nali fanno sì che la popolazion­e nel Nord Italia continui a crescere un po’. Nelle regioni del Centro Italia nel frattempo si registra una lieve decrescita dei residenti (-0,22%) nel 2019, anche perché poche persone si sono spostate dal resto del Paese in Toscana, Lazio, Umbria o Marche. Al Sud invece la popolazion­e sta rapidament­e calando. L’intera area ha perso 129 mila persone l’anno scorso — più di quante ne abbia perse l’italia nel complesso — con un saldo netto di 77 mila meridional­i che hanno scelto di andarsene al Nord. In altri termini, l’italia è un contenitor­e che si sta riempiendo a un’estremità e drammatica­mente svuotando dall’altra. Di questo passo il Mezzogiorn­o perderà oltre il 6% dei suoi abitanti in dieci anni. Ma le strutture squilibrat­e sono, alla lunga, le più instabili.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy