Gregoretti, è il giorno del voto in Aula Salvini: non ci opponiamo al processo
A Palazzo Madama la maggioranza pronta a dire sì. Gli alleati del centrodestra si schierano contro
Sarà presa oggi dall’aula del Senato la decisione se mandare a processo l’ex ministro dell’interno Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona. La maggioranza — Pd, M5S, Leu e Italia viva — è orientata a votare a favore dell’autorizzazione a procedere, mentre Forza Italia e Fratelli d’italia hanno deciso di presentare un ordine del giorno contrario al processo.
Salvini ieri con una frase sibillina ha commentato così gli ultimi sviluppi: «Noi non ci opponiamo». Segnando l’indecisione di una linea ondivaga su una questione che potrebbe condizionare anche il prossimo futuro del centrodestra. Se Salvini andasse a processo, infatti, i tempi potrebbero essere anche molto lunghi (anni), e un’eventuale condanna in primo grado gli impedirebbe di essere il candidato premier della coalizione di centrodestra. Il leader, pochi giorni prima delle elezioni regionali in Emilia-romagna e Calabria, aveva spavaldamente spiegato di voler essere processato, paragonandosi a Giovanni Guareschi, e annunciando, prematuramente, di essere pronto a scrivere «Le mie prigioni», evocando l’illustre precedente di Silvio Pellico. Un annuncio che aveva suscitato le reazioni ironiche di chi lo accusava di «eroismo» a fini elettorali. Del resto, lo stesso centrosinistra aveva chiesto di rinviare il voto in Aula, come avvenuto, a febbraio, proprio per evitare di offrire una facile campagna elettorale da vittima all’ex responsabile del Viminale.
Il giorno è arrivato e i dubbi ancora tormentano Salvini. Il leader leghista spiega: «Ritengo sia un processo inesistente perché difendere i confini e la sicurezza del mio Paese era un mio dovere e un mio diritto. Andrò tranquillamente in Tribunale perché ho fatto semplicemente ciò che gli italiani mi chiedevano: controllare chi entra e chi esce dal mio Paese come a casa mia». Ma la consigliera giuridica, nonché senatrice leghista, Giulia Bongiorno l’ha avvertito dei rischi di un processo.
Dopo lunga indecisione Forza Italia e Fratelli d’italia hanno annunciato che presenteranno un ordine del giorno contro il processo, come conferma il vicepresidente vicario di FI Lucio Malan: «Abbiamo deciso di presentarlo in coerenza con la posizione tenuta finora e con la proposta del presidente della Giunta delle immunità Maurizio Gasparri». I senatori della Lega potrebbero votarlo o, come è più probabile, uscire dall’aula.
Ad aprire la seduta sarà la senatrice leghista Erika Stefani, che riepilogherà quanto avvenuto nella fase precedente, ossia nella Giunta delle immunità del 20 gennaio. E anche se la Lega allora votò per non sottrarre Salvini ai giudici, Stefani rimarcherà l’apprezzamento della Lega ai contenuti della proposta fatta dal presidente della Giunta, il forzista Gasparri. A favore del sì al processo Mattia Santori, delle Sardine.