Giorgia incalza il Carroccio: vi preoccupa se cresciamo?
Il selfie insieme, sorridenti, è solo di due giorni fa, ma tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini tira aria fredda. La leader di FDI, il partito che proporzionalmente è cresciuto di più alle ultime Regionali, ieri ha affrontato il nodo. In una riunione a porte chiuse con il vertice del partito, secondo le indiscrezioni, avrebbe definito aggressivo l’atteggiamento della Lega sul territorio, elencando una serie di episodi: dal no a un assessore per FDI in Umbria (dove il partito ha il 10%), alle voci di un Carroccio tentato dalla corsa solitaria in Veneto o dubbioso sulla Puglia dove invece — protestano da FDI — l’accordo «è chiarissimo e il candidato spetta a noi». Il riferimento è al patto, sottoscritto dai leader del centrodestra tempo fa e che prevedeva, oltre ai candidati alle Regionali, anche, per esempio, l’elezione a presidente del Copasir del leghista Raffaele Volpi. Perché Salvini si comporta così? — si sarebbe chiesta Meloni — dicendosi rammaricata del fatto che la crescita di FDI sia vissuta dalla Lega come un problema, visto che l’obiettivo del partito, ha sostenuto, è superare il M5S. Ma la competizione, ormai, è nei fatti. Da FDI fanno notare che il partito aveva un «ottimo candidato» per l’emiliaromagna ma ha disciplinatamente accettato la leghista Lucia Borgonzoni. «Ora bisogna bilanciare» è il leit motiv della riunione. Con una aggiunta pungente: Salvini, raccontano, è stato invitato a dire in fretta quale sarà il candidato in Toscana (che spetta al Carroccio, ndr) anche per smentire chi dice che il leader della Lega parli più con Renzi che con Meloni.