Rivolta sul lago incantato: basta turisti da selfie
A Braies, reso famoso in tv da Terence Hill «Qui è un’invasione, ma solo mordi e fuggi»
Il lago di Braies come Venezia? Sembra proprio di sì. Sono, infatti, molte migliaia i turisti che ogni giorno, almeno nella bella stagione, invadono la piccola valle laterale della Pusteria dichiarata patrimonio dell’unesco, per poter dare una breve occhiata all’incantevole distesa d’acqua nella quale si specchia la Croda del Becco: vi si fermano un paio di ore, mangiano panini sulla riva, scattano selfie a raffica e poi se ne vanno, lasciando quasi sempre intonsi alberghi, pensioni, bed and breakfast e ristoranti, in cambio però abbandonando carte, avanzi di cibo, lattine e sacchetti di plastica in gran numero.
Tre imprenditori del luogo,
Alexander Trenker, Mirko Steiner e Bruno Heiss, hanno convocato la popolazione di Braies, composta di 650 anime in gran parte presenti alla riunione, per dire basta al turismo mordi e fuggi che di questo passo rischia di distruggere l’incanto del lago e dei suoi dintorni. Né è mancato alla convocazione il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher che ha condiviso il molto comprensibile grido di dolore dei tre.
«Tutto è incominciato qualche anno fa con la serie Rai “Un passo dal cielo”», spiega Trenker, patron dell’omonimo albergo a 5 stelle: «Eravamo contenti ma adesso dobbiamo trovare un modo per salvare la nostra valle. Il turismo va contingentato, la nostra comunità non può sopportare l’invasione di un milione e mezzo di visitatori all’anno che si fermano a volte anche solo per il tempo di postare una foto su Instagram».
Scatenante dell’affollatissimo pellegrinaggio è stata la partecipazione alla serie di Terence Hill, star molto amata che, però, non ha attirato soltanto ammiratori italiani, bensì, come conferma Trenker, anche «fedeli» provenienti da tutta Europa oltre che dall’oriente. Da allora è stato un crescendo che ha stravolto un antico luogo di villeggiature per vacanzieri in cerca di silenzio e di pace, di aria buona, di passeggiate nei boschi, di soste nei masi di montagna.
Maledetto sia «Un passo dal cielo»? Sì e no, perché è la Bls, la Business Location Südtirol Alto Adige, emanazione della Provincia di Bolzano, che finanzia, a volte anche in modo assai generoso, le produzioni televisive e cinematografiche allo scopo di averne un ritorno d’immagine a livello turistico. Obiettivo senz’altro centrato per «Un passo dal cielo»: peccato che i turisti arrivati grazie alla serie tv non sono necessariamente come li si voleva, e cioè meno numerosi ma in cambio davvero amanti dei luoghi, oltre che interessati a fermarsi qualche giorno, o meglio qualche settimana, frequentando alberghi, rifugi, malghe 650 e ristoranti. Non un selfie e via
Abitanti
Sono le persone che vivono a Braies e che si sono riunite per dire basta al turismo mordi e fuggi che rischia di distruggere l’incanto del lago 1,2 e dei suoi dintorni Chilometri
È la lunghezza del lago di Braies, in Alto Adige, che ha una profondità di 36 metri D’inverno è un lago ghiacciato Si trova a un’altitudine di 1.496 metri
TRENTINO ALTO ADIGE dopo poche ore, tanto per poter dire: guardate in che paradiso mi trovo; non colonne di pullman, di camper, di macchine e moto che, dopo aver provocato code di una decina di chilometri, finiscono per parcheggiare in modo avventuroso.
I tre imprenditori hanno elaborato un progetto per il futuro della valle che sostanzialmente si basa su una possibile stazione ferroviaria a Braies che permetterebbe di arrivare in treno al luogo del desiderio. Un servizio di bus a idrogeno farebbe il resto. Poi ci sarebbero una serie di infrastrutture come un centro visite all’ingresso della valle, un museo, una zona ricreativa sulle rive del rio Braies, il tutto già illustrato da attraenti rendering.
Prima però occorre che le Ferrovie dello Stato concedano la fermata per la quale emissari della Provincia stanno trattando a Roma.