Daimler, la frenata degli utili. Più elettrico per Mercedes
(b.car.) La Borsa di Francoforte ha risposto positivamente dopo la pubblicazione dei risultati di Daimler sul 2019 presentati ieri a Stoccarda. Il titolo di casa Mercedes ha chiuso a 42,8 euro, -0,44%. «Certamente non possiamo ritenerci soddisfatti per questo margine anche se i nostri prodotti sono sempre più apprezzati», ha detto Ola Kaellenius, il ceo di Daimler, annunciando un sensibile calo degli utili nel 2019, sceso a 2,7 miliardi (nel 2018 erano stati 7,6 miliardi), nonostante il fatturato sia arrivato a 172,7 miliardi (contro i 167,4 miliardi sempre del 2018), con le immatricolazioni praticamente invariate, hanno toccato i 3,34 milioni (3,4 milioni quelle precedenti). Nel 2020 dovrebbe ritornare a valori stabili, confermando utili «significativamente superiori a quelli del 2019». Kaellenius ha già preso iniziative per ridurre i posti di lavoro, decisioni concordate con il suo governo e con il sindacato, attivando una ristrutturazione delle gamme, eliminando i veicoli che non rispondono più alle esigenze dei vari mercati. Un piano che potrebbe far risparmiare almeno 1,4 miliardi. Nel 2019 Mercedes ha venduto il 2% di auto elettriche, quest’anno dovrebbero superare il 9%.
Bardelli alla Compagnia delle Opere
Guido Bardelli (foto) è il nuovo presidente della Compagnia delle Opere. Lo ha deciso ieri il consiglio direttivo della Cdo a Milano. Resterà in carica fino al 2024, insieme con i neo-vicepresidenti Alessandro Bracci, Alfredo Lovati (vicario) e Marco Silanos. Avvocato amministrativista, 1959, Bardelli è esperto di urbanistica e edilizia.
Profitti record per Mediolanum
È il «miglior risultato di sempre», quello approvato ieri da Mediolanum. L’esercizio 2019 chiude con 565 milioni di utili netti, +121%, con «significativo incremento» del margine di contribuzione (+20%) e del margine operativo (+50%), grazie al «rafforzamento dei ricavi ricorrenti». In questo contesto la svalutazione di 97 milioni della quota del 3,28% in Mediobanca incide sull’utile ma contribuisce anche ad abbassare l’impatto fiscale sulla banca guidata da Massimo Doris, figlio di Ennio, fondatore e presidente. Le masse totali sono salite del 14% a 84,7 miliardi. E per il 2020 Doris stima ulteriori 5 miliardi in più. Con il saldo dividendo deciso ieri di 0,34 euro la cedola annua (con l’acconto di 0,21 euro di novembre) arriva a 0,55 euro (di cui 0,13 di extra-dividendo), con un dividend yield del 6,5%. Sul 2020 Doris stima una cedola sopra 0,42 euro.
Finecobank ha chiuso il 2019 con un utile netto di 288,4 milioni +19,5% grazie al beneficio del «patent box». Al netto della misura fiscale l’utile sale del 10% a 268,8 milioni. I ricavi della banca guidata da Alessandro Foti sono saliti del 4,7% a 657,8 milioni. La cedola è di 0,32 euro. Circa la strategia, Fineco punta sulla crescita organica, più che su operazioni straordinarie, nonostante i rumor periodici su un coinvolgimento nel risiko del risparmio gestito: «Non siamo stati contattati o approcciati da nessuno», ha detto Foti.