Corriere della Sera

Binotto stoppa il tormentone Hamilton e calma Leclerc «Vettel la nostra prima scelta»

- DAL NOSTRO INVIATO d. spa.

Lewis Hamilton non è più nei radar della Ferrari, e forse non c’è mai stato veramente. Le attenzioni pubbliche al sei volte campione del mondo di Formula 1 che avevano infiammato il finale dello scorso campionato probabilme­nte erano solo un’azione di disturbo nei confronti della Mercedes, in risposta ai tentativi di avvicinare Charles Leclerc.

Dal palco del teatro Mattia Binotto usa frasi nette: «Al momento non stiamo consideran­do Lewis come un pilota Ferrari per il 2021». Il team principal rilancia invece le quotazioni di Sebastian Vettel per il futuro: «Per ora è la nostra prima scelta: ne stiamo parlando e ne riparlerem­o con lui. Poi vedremo». Il tedesco alla sua sesta stagione in rosso ha il contratto in scadenza a fine anno, entro maggio si dovrà arrivare a una decisione. L’uscita di Binotto serve a tranquilli­zzare il suo pilota, spesso falloso quando è sotto pressione, e a fermare il tormentone su chi siederà accanto a Leclerc l’anno prossimo. Un ritornello che accompagne­rà questa stagione finché non arriverà una firma sul contratto (oltre a Seb vengono monitorati Sainz, Giovinazzi e pare anche Ricciardo). «Ho visto Sebastian concentrat­o, come Charles, l’ho trovato sereno e tranquillo» conferma Binotto.

Dall’altra parte il quattro volte iridato, con un nuovo taglio di capelli, non mostra segni di ansia da precariato, apparentem­ente: «Mi è già capitato di correre senza un contratto per la stagione successiva, nel 2017 firmai il rinnovo dopo la pausa estiva». Già, in quel campionato Seb arrivò a prolungare mentre si giocava il Mondiale do

po essere partito outsider.

Similitudi­ni con la situazione attuale? Non tantissime, visto che la Ferrari ha deciso di puntare forte su Charles Leclerc, blindandol­o con un quinquenna­le. Se Sebastian dovesse rimanere nel 2021 dipenderà dalle prestazion­i, ma anche dalla sua volontà di accettare condizioni economiche meno favorevoli che in passato. Della SF1000 dice che «è ancora più bella» e che è cambiata, in particolar modo nel retrotreno. Con Leclerc sono «liberi di correre», parola di Binotto: «L’anno scorso abbiamo imparato tante cose, sia noi che loro». Charles al secondo anno sa che la sfida diventa più impegnativ­a, anche perché deve ripagare tanta fiducia: «Avere cinque anni davanti non è garanzia di successo, devo dimostrare tutto. Sarei un arrogante se mi montassi la testa. Sono sicuro che si aspettano molto di più da me. Il rinnovo (fino al 2024 ndr) mi dà un orizzonte lungo e questo aiuterà entrambe le parti».

Il monegasco promette di fare tesoro di alcuni errori cruciali, il passaggio a vuoto a Baku per esempio e naturalmen­te lo scontro con il compagno in Brasile: «Parto più sicuro, mai nella mia carriera sono rimasto per due anni fila nella stessa squadra».

Calma, è la parola d’ordine della giornata, lo ricorda Binotto: «Non siamo la squadra da battere: non abbiamo vinto gli ultimi titoli e nemmeno l’ultimo gran premo del 2019 (quello di Abu Dhabi, dominato da Hamilton ndr). L’importante è guardare davanti e rafforzare la squadra. La stabilità è la chiave di tutto, consapevol­i che siamo la Ferrari ma che servirà tempo per costruire».

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Sebastian Vettel 32 anni, tedesco, alla sua sesta stagione in Ferrari
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22 anni, monegasco, cresciuto nella Ferrari Academy
Charles Leclerc 22 anni, monegasco, cresciuto nella Ferrari Academy

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