Corriere della Sera

Conte vuole vincere su più tavoli

Stasera semifinale d’andata con il Napoli. Su Viviano i nerazzurri prendono tempo

- Milano, ore 20.45 42 Guido De Carolis

MILANO La fame esprime un solo bisogno, essere saziata. L’inter di Antonio Conte è così, decisa a mangiarsi tutto, anche il piatto se necessario. Vinto il derby si passa alla Coppa Italia e poi si penserà alla sfida scudetto di domenica contro la Lazio. «Dobbiamo cercare di sederci a più tavoli possibili. Quando uno ha fame deve mangiare», la leonina visione di Conte, deciso a sbranare nell’andata delle semifinali il Napoli di Rino Gattuso, fiaccato dall’ultima sconfitta interna con il Lecce e incapace di trovare un briciolo di continuità, in una stagione con molti bassi e qualche altissimo picco.

A San Siro le squadre si ritrovano per la prima volta dopo il 26 dicembre 2018, notte insanguina­ta in cui perse la vita Daniele Belardinel­li, l’ultrà travolto da un’auto e soprattutt­o dalla follia della violenza. Stavolta i tifosi del Napoli non ci saranno, a loro è vietata la trasferta, ma a San Siro ribollirà con circa 60 mila interisti, stregati dalla famelica creatura di Conte. «Siamo convinti della nostra forza, non rimonti una gara come il derby se non ce l’hai», sottolinea l’olandese De Vrij.

Il primo posto in campionato è più di un biglietto da visita, è un mostrare i muscoli che incute timore agli avversari. Il Napoli è la copia ingiallita di se stesso, una signora invecchiat­a di colpo ma ancora con qualche diamante al collo capace di brillare. Gattuso cerca il riscatto e pure di capire chi e cosa ha davvero per le mani, se una banda di pirati che si divertono ad affondare corazzate come la Lazio in Coppa Italia e la Juventus in campionato o se invece una ciurma di indolenti capaci di marcare visita in casa

Titolare Lautaro Martinez torna, dopo due giornate di squalifca, a fare coppia in attacco con Romelu Lukaku (Epa)

Semifinale oggi e 5/3

Semifinale domani e 4/3

Quarti contro il Lecce. Gattuso potrebbe rispolvera­re il tridente dei piccoletti, tanto caro a Maurizio Sarri, per mettere in difficoltà la difesa nerazzurra, la migliore del campionato.

A Conte mancherà ancora Handanovic, in porta andrà Padelli, in attesa di capire che ne sarà di Viviano. Svolti i test medici e fisici, il 34enne svincolato è parcheggia­to e aspetta una risposta. Qualcosa in più se ne saprà dopodomani, quando Handanovic sosterrà un nuovo esame medico. Se il rientro sarà a lungo termine, Viviano sarà messo sotto contratto, in caso invece di possibile recupero già contro la Sampdoria (l’ipotesi più accreditat­a), si discuterà se inserire in rosa il nuovo giocatore, idea al momento meno favorita.

L’inter pensa all’oggi e guarda con un occhio a domenica con la Lazio, quando in palio ci saranno punti pesanti per lo scudetto. Conte non ha imposto il ritiro prima della semifinale, al solito ha mischiato le carte per mascherare formazione e modulo. Ritrovare Lautaro, dopo i due turni di squalifica, lascia al tecnico maggiori soluzioni in attacco. A centrocamp­o s’attende il lussuoso Eriksen. Il danese non è ancora partito titolare a San Siro e potrebbe dover aspettare ancora per far posto al rientrante Sensi. Poco più di un mese fa la sfida del San Paolo tra Napoli e Inter finì 3-1 per i nerazzurri, a marchiarla fu al solito Lukaku con una devastante doppietta. Il centravant­i belga è l’icona della famelica Inter di Conte, che in finale di Coppa Italia non arriva dal 2011, ma che stavolta è decisa a banchettar­e fino all’ultima portata.

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