«Più partite in chiaro? Non chiedetelo a Eurosport»
La battaglia per i diritti tv. Araimo: «Abbiamo puntato sul Player, se si cambia non ci stiamo»
I tre saggi (ma non chiamateli saggi, non ci tengono) sono alla ricerca di un presidente e di un direttore generale credibili: Baraldi, Sardara e Stavropoulos, dopo aver inseguito invano Adriano Galliani, avrebbero ora identificato il candidato ideale in Umberto Gandini, ma la battaglia che si combatte all’interno della Lega Basket riguarda principalmente i diritti tv, con grandi manovre all’orizzonte per l’ormai imminente asta triennale.
L’idea che sta alla base dei grandi club è che in questo momento il basket italiano c’è ma non si vede. O meglio: si vede, ma non come vorrebbero le società. La trasmissione via web, grazie a Eurosport Player, copre sì tutte le partite del campionato, però l’idea neppure troppo nascosta è quella di avere più partite in tv, e soprattutto in chiaro. E qui si gioca la partita vera. Perché non si vedono all’orizzonte — al momento — soggetti che possano prendere il posto di Eurosport, che con la Rai si è presa i diritti dell’ultimo triennio. Ma se la Lega pensa di poter forzare la mano, allora la trattativa diventerà complessa perché Eurosport sulla seconda partita in chiaro proprio non ci sente.
Parola di Alessandro Araimo, ad di Eurosport-discovery: «In tre anni abbiamo investito qualcosa come 35 milioni di euro, che non sono pochi, puntando sul Player per tenere in piedi il sistema a medio termine. È chiaro che se cambiano le premesse non potremo più garantire un certo tipo di investimento. E tutto verrà a cadere». Una minaccia? «Nessuna minaccia, un semplice conto economico».
Trentacinque milioni, quindi. «Anche qualcosa di più. Ci metta l’acquisizione dei diritti, ci aggiunga la produzione delle partite, che è tutta a carico nostro, completi il quadro con la campagna di comunicazione e marketing dedicata al basket: ci abbiamo messo grande impegno». Il problema è che la gente, per vedere il basket, deve spendere: 240 mila abbonati al Player sono sufficienti? «Rispondo che il basket deve essere orgoglioso di essere uno sport premium. E al basket su Eurosport si accompagnano eventi importanti, come gli Slam del tennis, le grandi corse del ciclismo. Le Olimpiadi. Un ottimo veicolo per attirare nuovi spettatori al basket».
Quindi niente aumento di partite in chiaro, per quanto riguarda Eurosport? «Non posso che notare questo tentativo di aumentare la visibilità in chiaro del basket. E non ci stiamo. Abbiamo fatto un piano a medio termine, abbiamo aiutato il basket a crescere, ma se cambiano i presupposti, ripeto, allora non ci stiamo più». Un problema in più, per i tre saggi.
Araimo In tre anni abbiamo investito 35 milioni: se si modificano le premesse, crolla tutto