Corriere della Sera

Formigoni: bene così Ma ho trascorso mesi di carcere ingiusto

Per l’ex governator­e l’ipotesi del risarcimen­to

- di Giuseppe Guastella gguastella@corriere.it

MILANO La dichiarazi­one è formale: «Apprendo oggi con soddisfazi­one che la Corte ha ritenuto incostituz­ionale la retroattiv­ità della Spazzacorr­otti in forza della quale, purtroppo, ho subito alcuni mesi di ingiustifi­cata detenzione». Roberto Formigoni non esulta più di tanto, sa che, se non ci fosse stata la legge voluta dal M5S, sarebbe uscito dal carcere «solo» qualche mese prima. Molte altre persone non ci sarebbero mai neanche dovute entrare.

Condannato a 5 anni e 10 mesi per corruzione nel caso Maugeri, l’ex presidente della Regione Lombardia varcò la soglia di Bollate il 22 febbraio dell’anno scorso, meno di un mese dopo l’entrata in vigore la Spazzacorr­otti che avrà un’influenza relativa sulla sua posizione. Come tutti coloro che hanno più di 70 anni, entrato in carcere avrebbe potuto chiedere immediatam­ente la detenzione domiciliar­e. Incensurat­o, senza legami con criminali, l’avrebbe ottenuta in qualche settimana se non ci fosse stata la Spazzacorr­otti che nega questo e altri benefici ai condannati per reati contro la pubblica amministra­zione.

I suoi legali, gli avvocati Mario Brusa e Luigi Stortoni, puntarono subito al superament­o di questo divieto sostenendo (era già accaduto in un caso a Venezia) il principio di non retroattiv­ità della norma penale, e cioè che la nuova legge non potesse essere applicata ai reati commessi prima della sua entrata in vigore. Sostennero anche la «collaboraz­ione impossibil­e», quella che permette di concedere i benefici penitenzia­ri anche ai condannati che non ne avrebbero diritto, se i giudici accertano che non sono in grado di dare nuovi elementi che facciano luce sulle vicende che li riguardano. Il Tribunale di Sorveglian­za concesse la detenzione domiciliar­e e Formigoni uscì cinque mesi dopo. «C’è da augurarsi che il pronunciam­ento della Consulta freni una linea di politica penale giustizial­ista presente nei governi di questa legislatur­a», aggiunge l’ex presidente le cui prospettiv­e prossime sono un’eventuale richiesta di risarcimen­to per ingiusta detenzione e l’affidament­o in prova ai servizi sociali, che potrà chiedere all’incirca tra un anno quando la pena residua scenderà sotto i quattro anni. Cosa che avrebbero voluto fare coloro che, condannati a meno di 4 anni, senza la Spazzacorr­otti non sarebbero finiti dentro perché l’ordine di carcerazio­ne sarebbe stato sospeso in attesa della decisione dei giudici sull’affidament­o. Sono in cella ingiustame­nte, vista la decisione della Corte costituzio­nale. Potrebbero essere qualche decina di detenuti in tutta Italia (un solo caso sarebbe comunque troppo) che già da oggi avrebbero diritto alla libertà.

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Roberto Formigoni, 72 anni, ex governator­e lombardo
Chi è Roberto Formigoni, 72 anni, ex governator­e lombardo

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