Corriere della Sera

Il capitano Ultimo assessore mascherato

REGIONE CALABRIA, NOMINATO DA SANTELLI

- di Carlo Macrì

Sergio De Caprio, noto come «capitano Ultimo» sarà assessore all’ambiente della Regione Calabria. Lo ha annunciato la neo governatri­ce Jole Santelli.

Il meglio di sé l’ha dato catturando Totò Riina, il capo di Cosa nostra. Era il 1993. Oggi Sergio De Caprio, meglio conosciuto come Capitano Ultimo», «vuole continuare a donarsi agli altri con un approccio diverso, amorevole», ed è per questo che ha deciso di accettare l’incarico di assessore all’ambiente della Regione Calabria, nella giunta di centrodest­ra guidata dalla neoeletta Jole Santelli. «Ho in mente di praticare il senso dell’autodeterm­inazione della comunità secondo il principio di sussidiari­età della Costituzio­ne», dice. Il «Capitano Ultimo» avrà un bel da fare in Calabria. L’ambiente è uno dei settori dove si manifestan­o le maggiori criticità sul territorio. Ad iniziare dallo smaltiment­o dei rifiuti che sommergono città e paesi. E poi i siti delle vecchie aree industrial­i da bonificare. «La mia sarà una sfida importante, aldilà delle tematiche del mio settore specifico. La sfida mi piace tantissimo. Non ho secondi fini. Mi adopererò per attuare i principi di legalità, civiltà e democrazia».

Nessun uomo solo al comando. «Ogni scelta va condivisa — dice —. Un conto è servire e un conto è praticare il dominio, che non mi appartiene e non è accettabil­e in una civiltà matura e in una democrazia».

Il «Capitano Ultimo» è il primo nome della giunta dalla presidente Santelli (l’annuncio a sorpresa ieri a Montecitor­io). «Cercavo l’assessore all’ambiente. Una personalit­à adeguata al settore. Mi è venuto in mente il nome di Sergio che ho conosciuto un anno fa a Orsomarso, nel Cosentino, in occasione di una manifestaz­ione in suo onore per il riconoscim­ento della cittadinan­za onoraria. È una persona competente, appassiona­to di parchi e di tutto quanto ha a che fare con l’ambiente. Non c’è voluto molto a convincerl­o a lui piace lavorare e mettersi a disposizio­ne della comunità», ha detto la presidente della Calabria.

De Caprio è stato vice comandante del Nucleo operativo ecologico dell’arma e nel 2018 gli è stato affidato l’incarico di direttore delle attività convenzion­ali del comando per la tutela della biodiversi­tà e dei parchi dei carabinier­i forestali. In Calabria dovrà gestire tre parchi nazionali Sila, Aspromonte e Pollino e un patrimonio boschivo naturalist­ico in pieno sviluppo. «Il mio primo atto è quello di coinvolger­e le comunità, dalle più piccole alle più grandi. L’ambiente è un bene comune: la mia idea è far partecipar­e famiglie, scuole, università, al mio progetto, senza pregiudizi­o alcuno. Non sono un genio e non sono uno stregone, per questo trascinerò tutti nelle mie iniziative perché l’aggregazio­ne legittima ogni proposta», ha spiegato il neo assessore.

L’idea di «Capitano Ultimo» è di organizzar­e e rilanciare l’assessorat­o all’ambiente con attività che promuovano la cooperazio­ne. «Voglio eliminare le sacche di debolezza perché questo finisce per incoraggia­re le persone a rivolgersi alle mafie. Cercherò di soddisfare le esigenze di tutti in modo tale che ognuno si possa sentire partecipe di ogni iniziativa garantendo l’autodeterm­inazione della Calabria senza interferen­ze mafiose». Sergio De Caprio da decenni vive sotto scorta (anche in attesa della sentenza del Consiglio di Stato che proprio domani dovrà decidere se mantenerla o meno). «Non ho ancora deciso come organizzer­ò la mia vita dopo questo nuovo incarico», confessa. Il «Capitano Ultimo» sarà operativo dopo aver ottenuto l’aspettativ­a dall’arma.

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Sergio De Caprio, detto anche capitano Ultimo, con la presidente della Calabria Jole Santelli
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