Corriere della Sera

Salvini, la partita del Sud (e delle piazze)

Il leghista in visita, Napoli blindata: «Presto il nome per le Regionali. Dialogo anche con il premier pur di votare»

- Angelo Agrippa

NAPOLI Un appello alla società civile perché si impegni in politica, «evitando — spiega — di delegare sempre agli altri le soluzioni dei problemi di Napoli e della Campania, soprattutt­o di chi ha rubato i vostri voti per decenni». E un esempio da seguire: quello dell’ex rettore dell’università di Salerno, Aurelio Tommasetti: «È il nostro responsabi­le del programma per le elezioni regionali. Ha scelto di militare nella Lega. Direte: è un matto o è un visionario. No, è soltanto da apprezzare». Insomma, più di una promozione per l’economista napoletano, già candidato senza successo alle ultime elezioni europee e ora in corsa per le Regionali.

Il segretario della Lega Matteo Salvini arriva nella centraliss­ima via Toledo di Napoli presidiata dalle forze dell’ordine per contenere le contestazi­oni dei centri sociali. I momenti di tensione con i manifestan­ti gli fanno dire che «di certo non è colpa mia se Napoli e la Campania si ritrovano un sindaco e un governator­e che non hanno saputo amministra­re. Anzi — si corregge — il presidente della Regione Vincenzo De Luca sarà pure simpatico, ma purtroppo invece di divertirci con lui al bar o in pizzeria gestisce la sanità più disastrata d’italia». Al flash mob delle Sardine, invece, ci sono poche centinaia di persone, scenario diverso da quello di fine novembre quando alla «chiamata» di Santori e soci risposero in migliaia.

Il leader del Carroccio lascia sfumare l’attenzione sulla delicata e complicata opera di definizion­e del candidato alla presidenza della Campania per il centrodest­ra. Forza Itacinquan­tina lia insiste sull’ex governator­e Stefano Caldoro. Ma l’ex ministro dell’interno invoca volti nuovi: «Non abbiamo alcun Maradona — replica —. Abbiamo bisogno di attrezzare una squadra competitiv­a perché non si vince da soli. Il centrodest­ra farà la scelta migliore. A breve, meglio prendersi qualche giorno in più».

Poi incontra a sorpresa una

di imprendito­ri nell’atelier del «re delle cravatte», Maurizio Marinella, ai quali rivolge una nuova esortazion­e a scendere in campo. Visita, successiva­mente, la palestra di judo di Gianni Maddaloni a Scampia che accoglie i ragazzi di strada della periferia napoletana. «A Napoli e in Campania c’è l’emergenza rifiuti da decenni e la camorra guadagna. I rifiuti — sottolinea — a Napoli e in Campania diventeran­no energia, calore e ricchezza e le strade torneranno pulite. E ricordiamo che ci sono 5 milioni di ecoballe ancora lì in provincia di Napoli, anzi le “ecoballe” le raccontano anche certi sindaci e certi governator­i». Ma è al governo che dedica l’ultima sua stoccata il leghista: «Prima si va a votare, meglio è. Dialoghere­i anche con Conte pur di andare a votare presto. A me va bene persino Topolino se mi porta al voto». Il suo avvertimen­to al premier se cancellerà i decreti sicurezza: «Ricordo che Conte era con me in conferenza stampa esibendo orgoglioso il cartello “Decreto sicurezza”. Io non ho cambiato idea. Io le capriole di Conte non le faccio».

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 ??  ?? La protesta Dietro il cordone delle forze dell’ordine, un gruppo di contestato­ri attende Matteo Salvini a Scampia. Hanno lo striscione «Scampia non si lega» che fa riferiment­o alle Sardine
La protesta Dietro il cordone delle forze dell’ordine, un gruppo di contestato­ri attende Matteo Salvini a Scampia. Hanno lo striscione «Scampia non si lega» che fa riferiment­o alle Sardine
 ??  ?? Incontri Matteo Salvini ieri a Scampia con Gianni Maddaloni, maestro di judo e padre del campione olimpico Pino. A destra: con Maurizio Marinella nel suo celebre negozio di cravatte
Incontri Matteo Salvini ieri a Scampia con Gianni Maddaloni, maestro di judo e padre del campione olimpico Pino. A destra: con Maurizio Marinella nel suo celebre negozio di cravatte

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