Il marittimo di Sanremo che si è messo in quarantena: «Io, cavaliere mascherato»
Negativo al test: «A casa da 14 giorni, situazione infelice»
Non presenta alcun sintomo da coronavirus, ma dopo due settimane di autoisolamento comincia a mostrare i primi segni di stanchezza l’italiano sbarcato in Cambogia dalla nave da crociera Westerdam che solo successivamente ha scoperto di aver viaggiato con una passeggera statunitense infetta.
È un marittimo che vive a Sanremo. «È negativo ai test» assicura l’azienda sanitaria ligure che lo tiene sotto controllo, mentre è scattato un monitoraggio sulle persone con le quali è venuto a contatto. Anche se il suo «grande senso civico» che lo ha spinto all’autoisolamento fa tirare un sospiro di sollievo al sindaco Alberto Biancheri: «Rassicuro la cittadinanza perché la situazione è sotto controllo».
Tutto grazie alla sua autoreclusione. «Sono nella quarantena di 14 giorni a casa. Non vi sto prendendo in giro. Sono solo un po’ infelice di questa situazione», ha postato due giorni fa su Facebook il marittimo .
Era partito, destinazione Tokio, il 2 febbraio dalla Costa azzurra. All’aeroporto di Nizza, aveva postato: «Già mi manca la famiglia». Il 4 febbraio aveva cenato con vista su Taiwan. Il 7 febbraio agli amici aveva lanciato un quesito: «Indovinate dove sono?». Nella foto la sagoma della grande nave da crociera. Il 12 febbraio al quinto «no» opposto allo sbarco della sua nave, Westerdam, riportato dai media, aveva cambiato il suo stato in: «Infastidito». E aveva ironizzato: «Forse a Natale riesco a tornare a casa».
Giovedì, la svolta. «Finalmente l’attracco. Visa ottenuto. Nullaosta di salute ottenuto», aveva postato. Nessun riferimento al test sul coronavirus non compiuto. La falla ai controlli anti-contagio, aperta dalle autorità cambogiane, che hanno lasciato scendere, senza effettuare test, i passeggeri, inclusa quella infetta.
«Ora mi posso dichiarare di nuovo in modalità libertà. Pronto a tornare a casa», aveva scritto, felice. Poi le foto dello sbarco. Tutti sul porto, senza troppe cautele o mascherine
Sabato, l’agognato ritorno a Sanremo. Sul suo diario su Facebook aveva pubblicato una family foto dell’estate scorsa con la sua compagna e i due figli con sorrisone a tutta faccia dietro i ciucci. E un tenero commento, postato dall’aeroporto di Phnom Penh.
Poi l’itinerario di rientro, quello indiretto, imposto a chi torna da zone a rischio
contagio da diversi Paesi incluso il nostro. Niente voli diretti. E dall’aeroporto di Dubai il primo selfie in tenuta anticontagio: una mascherina rosa. Sotto il commento ironico: «Il cavaliere mascherato».
Un umorismo che tre giorni fa ormai sembrava smarrito. Quando, mostrandosi dietro una mascherina verde aveva raccontato agli amici la quarantena, sommerso da commenti affettuosi: «Il peggio è passato».
«Non avrebbe l’obbligo dell’isolamento — spiega il presidente della Regione, Giovanni Toti — . È sano, è a casa, non presenta i sintomi nemmeno di un raffreddore». «Comunque sono stati applicati tutti i protocolli», aggiunge il sindaco. Anche di più. L’assessore alla Salute regionale, Sonia Viale spiega che in Liguria sono state estese anche agli adulti le raccomandazioni imposte dal ministero nelle scuole: «A chi torna da aree a rischio si chiede l’isolamento volontario e si dispone l’accompagnamento della azienda sanitaria. Una misura che oggi gli assessori regionali riuniti a Roma chiederanno di estendere a tutto il territorio nazionale.