Viterbo, un indagato per la morte di Aurora: è il primario
Avviso di garanzia al medico che visitò la 16enne al Pronto soccorso. Fatta l’autopsia, oggi i funerali
La vicenda
● Aurora Grazini il 14 febbraio era stata visitata al Pronto soccorso dell’ospedale di Viterbo e rimandata a casa dopo aver ricevuto 15 gocce di un ansiolitico
● Il giorno dopo, la 16enne è morta
VITERBO «È sereno come si può essere sereni in questi casi: quella di Aurora è una tragedia. Aspettiamo l’esito dell’autopsia e delle indagini». L’avvocato Fabrizio Ballarini assiste Daniele Angelini, primario del Pronto soccorso dell’ospedale Belcolle di Viterbo indagato per omicidio colposo. È stato lui a visitare Aurora Grazini, la sedicenne di Montefiascone morta il 15 febbraio, e l’ha rimandata a casa.
Il giorno prima Aurora era andata al Pronto soccorso con un’ambulanza del 118: un dolore al cuore e problemi a respirare, dicono i parenti. Angelini, 49 anni, da quasi 15 dirigente alla Asl viterbese e medico stimato, con una laurea alla Sapienza di Roma, le ha dato 15 gocce di En, una benzodiazepina per far rilassare la ragazza che, secondo la versione della Asl, era in preda a una crisi di pianto. Per i genitori Giancarlo Grazini e Anna Maria Gambetta — lo hanno confermato al Corriere — sono stati sottovalutati i disturbi che Aurora aveva, a cominciare da quelle difficoltà respiratorie che non le hanno dato pace fino a sabato mattina, quando per lei non c’è stato più niente da fare.
L’avviso di garanzia per Angelini è arrivato ieri. In una nota il procuratore di Viterbo Paolo Auriemma spiega che il provvedimento serve «a effettuare con le tutele di legge tutti gli accertamenti necessari». Un riferimento evidente a quanto accaduto ieri, visto che è stata svolta l’autopsia sul corpo di Aurora affidata alla dottoressa Benedetta Baldari, del Policlinico Umberto I di Roma, proprio per stabilire le cause del decesso. La famiglia di Aurora ha nominato come consulente Daniele Cimarello mentre l’indagato è stato rappresentato da Dalila Ranalletta.
La decisione di procedere nei confronti del primario è stata presa dalla pm Eliana Dolce dopo una serie di testimonianze raccolte dai carabinieri di Montefiascone che sono stati delegati a svolgere verifiche sulla morte della ragazza. Nei giorni scorsi erano stati sentiti i familiari, poi i medici di Belcolle. Due giorni fa l’arrivo degli ispettori all’ospedale viterbese per ordine del ministro della Salute Roberto Speranza.
Ieri genitori di Aurora e la sorella Rachele hanno atteso fuori dalla sala la fine degli esami sul cadavere. «Hanno un dolore composto, da non confondere con la rassegnazione — dice il loro legale Giuseppe Picchiarelli —. Vogliono capire al più presto com’è morta Aurora». I risultati completi dell’autopsia non saranno sulla scrivania del pm prima di 60 giorni. Oggi nella chiesa di San Flaviano si svolgeranno i funerali.