Il Salone sposa l’ambiente e invita il Canada e l’irlanda
Dal 14 al 18 maggio tra gli ospiti Edna O’brien e Salman Rushdie. Nasce il bosco degli scrittori
TORINO Altre forme di vita sul pianeta Salto. Inizia guardando al futuro la trentatreesima edizione del Salone del libro di Torino, la prima fuori dall’emergenza: lo scorso anno di questi tempi l’associazione «Torino, la Città del Libro» aveva appena acquisito il marchio e la rassegna era tutta da inventare. Quest’anno si respira un’aria più distesa e la prima uscita degli organizzatori è snella e concreta. Anche l’ultimo pasticcio, l’invito ad Altaforte, partito per sbaglio dopo l’estromissione dello scorso anno per l’apologia del fascismo del suo fondatore Francesco Polacchi, sembra non aver lasciato traccia. A margine della conferenza stampa, il presidente della Regione, Alberto Cirio (centrodestra), parla di un «Salone pluralista ispirato alla libertà, dove si possono esprimere varie sensibilità». Gli fa eco Giulio Biino, presidente del Circolo dei lettori: «L’anno scorso abbiamo parlato della possibilità di dotarci di un codice etico perché non si verifichi un altro caso Altaforte ma non si è fatto. È uno strumento molto delicato, che tocca la libertà di espressione. Cercheremo di porre grande attenzione a tutti, senza escludere nessuno».
Silvio Viale, presidente di «Torino, la Città del Libro» annuncia le prime novità: l’etichetta Salto, da tempo usata sui social, diventa un marchio sotto cui si declinato tutti i format da tempo parte della rassegna: il Bookstock, l’area destinata a bambini e ragazzi diventa così Salto Diventi; quella di fumetti e graphic novel Salto Comics and Games, in collaborazione con Lucca Comics; Salto Nuovi Editori ingloba l’incubatore organizzato con Aie dedicato alle case editrici nate negli ultimi 24 mesi; Salto Rights Center sostituisce l’international Book Forum per lo scambio dei diritti. E poi Salto Gastronomica e Salto Pro, dedicata ai professionali.
Insomma, scherza Biino, «facciamo le stesse cose ma sembra tutto nuovo». Nuova è sicuramente la fiducia per questa organizzazione in «tempi e modi ragionevoli» perché, continua Biino, «mancano 11 settimane (il Salone sarà dal 14 al 18 maggio, ndr) e siamo molto più avanti e molto più vicino». La conferenza stampa nella Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino è anche il debutto della nuova direttrice del Circolo dei lettori, Elena Loewenthal che sostituisce Maurizia Rebola e, ricorda, del Salone non ha mai mancato un’edizione, fin dalla fondazione nel 1988.
Il direttore Nicola Lagioia mostra il manifesto, affidato a Mara Cerri; annuncia il tema, Altre forme di vita, che porterà anche al Lingotto il grande interrogativo su che cosa sarà del nostro pianeta, a un decennio dei traguardi fissati dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Il cambiamento climatico, la tutela della biodiversità, la tecnologia e i nuovi modelli economici e sociali saranno declinati attraverso letteratura, cinema, musica. I Paesi ospiti saranno Irlanda e Canada, regione ospite la Campania (l’inaugurazione affidata ai giovani musicisti dell’orchestra Scarlatti Junior di Napoli).
Arriverà Salman Rushdie con il suo nuovo libro, Quichotte. E poi l’irlandese Edna O’brien, classe 1930, una delle grandi autrici contemporanee che nei suoi romanzi indaga le vertigini dell’amore e quelle della passione politica; la canadese Gabrielle Filteau-chiba, scrittrice esordiente con Nella tana, viaggio nella natura, lontano dalla civiltà; Thomas Piketty, politologo francese che denuncia i fallimenti delle ideologie novecentesche che hanno alimentato le diseguaglianze del mondo in cui viviamo.
Pat Metheny, grande nome del jazz, parteciperà a un incontro prima del concerto all’auditorium Gianni Agnelli e Francesco Bianconi, frontman dei Baustelle al suo primo disco da solista, si racconterà al Lingotto e poi chiuderà la fiera con un concerto alle Ogr. Il Salone del libro è frutto anche di una fitta rete di relazioni tessuta con istituzioni e altri festival, tra cui Bologna Children Bookfair, Bookcity Milano, Premio Strega, Pordenonelegge, confermate anche quest’anno. Tra le novità: il Bosco degli scrittori, ricreato con alberi veri, grazie a Aboca, con un piccolo auditorium vegetale che si spera possa durare anche oltre il 2020.
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