Corriere della Sera

Domani in regalo un segnalibro in Braille

- Iacopo Gori

Domani in edicola allegato a «Sette», i lettori del Corriere troveranno un piccolo grande regalo: un segnalibro in Braille. «Il 21 febbraio è la giornata nazionale del sistema di lettura e scrittura tattile a rilievo — dice Mario Barbuto, presidente Uici, Unione italiana ciechi e ipovedenti —. Sul segnalibro c’è scritto “Braille uguale Libertà” in italiano, cinese, russo e arabo. Per noi il Braille è questo: libertà e indipenden­za». Quest’anno si celebrano i 100 anni dell’uici, che — parole del presidente — è l’unica associazio­ne che lavora per chiudere. «La sfida dei prossimi 100 anni è cancellare la cecità. Da domani inizieremo da Catania un viaggio di 17 tappe in tutta Italia in cui mostreremo il nostro lavoro invitando i cittadini a partecipar­e alle attività. Rosario Fiorello ci ha regalato un video mentre Andrea Bocelli il grande concerto di chiusura del 24 ottobre a Genova. Oggi i non vedenti sono integrati, indipenden­ti, lavorano — prosegue Barbuto —. Ci sono nuovi dispositiv­i elettronic­i utilissimi. Ma il valore enorme del Braille è che ci rende autonomi dalla lettura degli altri. I ragazzi non vedenti della scuola primaria hanno diritto ad avere i loro libri di testo tra le mani. L’audiolibro è uno strumento eccezional­e ma è sempre una lettura mediata, compromess­o che accettiamo volentieri noi adulti ma un bambino cieco ha il diritto di avere la sua pagina da leggere. Anche per questo alla politica chiediamo maggiore sensibilit­à e atti concreti».

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Mario Barbuto, presidente dell’uici, Unione italiana ciechi e ipovedenti

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