«Il ricordo del mio presidente Sandro Pertini»
A30 anni dalla sua scomparsa (24 febbraio 1990) ripenso ad una frase del mio conterraneo, il presidente Sandro Pertini: «Più degli uomini — che sbagliano, tradiscono e cadono nell’errore — sono importanti le idee», perché si codificano nei valori immutabili nel tempo fino a dare senso all’esistenza. Ed è vero che libertà, giustizia, pace, democrazia, uguaglianza sono ragioni per cui vale la pena di vivere e di combattere, imperativi morali oltre le soggettività, gli egoismi, i facili tornaconti e i meschini compromessi. Sento spesso parlare di ideali come se fossero decalcomanie da appiccicare alla nostra vita, scudetti e mostrine da esibire, diplomi da ostentare. Per rendere credibile un’idea ci vuole una persona che esprima valori coerenti con la sua vita. Come disse qualche anno dopo Giovanni Falcone «Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini». Sono i comportamenti umani, dunque che confermano o smentiscono i valori: senza i primi resta solo l’assolutismo astratto di un pensiero vuoto e lontano. Le definizioni e le idee codificate sono lettera morta se non assumono sembianze umane. Il ricordo di Pertini è dunque legato a questa coerenza tra idee e azioni. Per questo — anche oggi — più che invocare giustizia, libertà e pace, abbiamo fortemente bisogno di uomini giusti, liberi e temperanti.