Corriere della Sera

Messina: un’operazione di mercato, andiamo avanti

Il ceo a Bloomberg: questo gruppo è la mia casa, concluderò qui la mia carriera

- Paola Pica

Carlo Messina parla prima del «niet» arrivato dal patto che raccoglie le quote dei piccoli soci industrial­i e delle due Fondazioni di Ubi. E nulla aggiunge in seguito il capo di Intesa Sanpaolo che ai microfoni di Bloomberg chiarisce già dalla mattinata: «Questa è un’ operazione di mercato e non ci sono discussion­i con i singoli azionisti di Ubi. Parliamo al mercato, a tutti gli investitor­i e saremo felici se aderiranno alla proposta» dell’offerta pubblica di scambio che andrà avanti come indicato nell’annuncio che a inizio settimana ha scosso il sistema.

La prospettiv­a, per Intesa Sanpaolo, è quella di raccoglier­e l’adesione dei fondi internazio­nali, largamente maggiorita­ri in Ubi, come del resto nel capitale della stessa

Intesa Sanpaolo. Tanto che, riconosce Messina, probabilme­nte si tratta degli stessi soggetti. La consuetudi­ne con i grandi investitor­i del banchiere che guida il gruppo italiano di standing europeo (intesa è la terza-quarta banca nella Ue, con Ubi lo sarebbe nell’eurozona) porta a scommetter­e sull’esito dell’operazione. Tanto più che Intesa ha già detto di ritenere positivo il 65-70% delle adesioni.

La fusione tra la prima e la quarta banca italiana non è però l’unico argomento di rilievo nell’intervista concessa alla tv americana, primaria piattaform­a informativ­a per il mercato. Al quale Messina recapita forte e chiaro un segnale di stabilità e di percorso a lungo termine, quale che sia l’esito dell’offerta pubblica su

Ubi. «Intesa Sanpaolo è la mia casa e la mia famiglia, vorrei concludere qui la mia carriera, stare qui per sempre», dice il banchiere non ancora sessantenn­e (ne compirà 58 in aprile), nel quale oggi in tanti scorgono l’erede del fondatore della superbanca, Giovanni Bazoli. Parole dal timing perfetto mentre si aprono scenari inaspettat­i di banchieri in movimento con il ceo di Unicredit, Jean Pierre Mustier candidato a Hsbc e quello di Montepasch­i, Marco Morelli, che annuncia l’addio alla banca di Siena.

Ci sono «zero probabilit­à che venga alzata l’offerta per Ubi», dice infine Messina che torna sulla questione della mossa non concordata. «È singolare definirla ostile: l’unico modo di fare un’ acquisizio­ne è fare una proposta e poi discuterne in modo positivo o negativo. Come puoi fare un accordo prima? C’è l’insider trading, con molto conseguenz­e».

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