«M» di Scurati Un caso letterario nelle top estere
Il libro/ 1 Il 9 marzo incontro a Londra
Già entrato nelle classifiche per il miglior libro europeo in Olanda (dove è uscito per l’editore Podium) e nella top ten in Spagna (per Alfaguara/ Penguin Random House), Paesi in cui ha avuto tre ristampe poco dopo l’uscita, il romanzo M. Il figlio del secolo (Bompiani) di Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega 2019, sta ottenendo anche fuori dall’italia un notevole successo. E sta suscitando discussioni letterarie e politiche. Ieri il romanzo è uscito anche in Germania per l’editore Klettcotta, accolto da un’intera pagina del quotidiano «Die Zeit» che titolava su «Come tutto ebbe inizio»: infatti il romanzo, in cui l’«io» che interviene talvolta nella narrazione è quello dello stesso Benito Mussolini, è il primo di un progetto di trilogia dello scrittore sulla parabola del regime, e ricostruisce gli albori del fascismo a partire Antonio Scurati dagli umori per la cosiddetta (Napoli, 1969) «vittoria mutilata» dell’italia
nella Prima guerra mondiale e dalla nascita dei Fasci di combattimento nel 1919.
Anche in Brasile, dove è edito dall’editore Intrinseca, il libro ha ottenuto notevole interesse, suscitando un dibattito politico: molti quotidiani del Paese, come «O Globo» di Rio de Janeiro o «Folha de São Paulo» di San Paolo, hanno ospitato commenti e interviste sul romanzo, sottolineandone il legame con l’attualità internazionale, anche brasiliana, e con le reviviscenze del populismo. Il romanzo è stato tradotto in 38 Paesi, tra cui gli Stati Uniti (edito da Harpercollins), la Francia (Les Arènes), il Giappone (Kawade), l’ungheria (Mulvelt Nep), la Polonia (Sonia Draga), la Lituania (Alma Littera) e la Gran Bretagna (edito da 4th Estate). Proprio a Londra, lunedì 9 marzo, Luciano Fontana, direttore del «Corriere», parteciperà a un incontro sul tema con Antonio Scurati, alla London School of Economics.