Corriere della Sera

Piero Pelù: «Una canzone per fermare gli uomini violenti»

- Andrea Laffranchi

Delle squame ricoprono le braccia di Piero Pelù. Non è un nuovo tatuaggio. «Sono soltanto nella foto. Indicano che sto mutando, sto cambiando pelle: la collaboraz­ione con un produttore come Luca Chiaravall­i ha aggiunto un’anima elettronic­a al mio rock alla Stooges», racconta il rocker, reduce da un Sanremo che lo ha visto andare oltre previsioni. «I bookmaker mi davano più o meno negli ultimi posti. Su quel palco invece è esplosa una somma di energie che c’era da prima nei solchi di questo disco che esce adesso».

L’album si chiama «Pugili fragili» e nei momenti rock pesta pesante, anche se l’apporto dell’elettronic­a lo rende più compatibil­e con il mondo delle radio. Assieme al tour che partirà a luglio è «la festa per i 40 anni di carriera», da quell’8 marzo 1980 in cui «in un circolo Arci di Firenze mi feci un palco da solo legando assieme i tavoli della tombola». Ci sarà tempo per tornare a litigare con i Litfiba («Le discussion­i con il nuovo produttore sono nulla se confrontat­e con quelle nella band: ho le spalle forti che potrei produrre un disco di Eros Ramazzotti») e festeggiar­e anche con la band i quattro decenni che scattano a dicembre.

Il pugile Pelù ne ha più prese o più date? «Vivo da sempre una vita estrema con la musica. È un ring continuo in cui cambia l’avversario: una volta è il rock morente, un’altra il mercato che cambia... devi essere pronto a incassare e attaccare». Nella vita ha incrociato i guantoni con molti, non ultimo Renzi cui ora deve 20 mila euro per averlo definito «boyscout di Licio Gelli». La risposta è un dito medio alzato e la scritta sul petto «No comment».

Alle donne vittime di violenza, è dedicata «Nata libera»: «Dobbiamo chiedere scusa per quanto noi maschi siamo incapaci di gestire i rapporti umani. Spero nascano associazio­ni di sostegno agli uomini che vengono lasciati e non sanno affrontare questa fase della vita in modo civile. Vanno acciuffati prima che facciano danni come quell’uomo a Sassari che ha distrutto tre vite in un giorno». Apertura e chiusura del disco sono «Pic-nic all’inferno» (uscita mesi fa, con la voce di Greta Thunberg) e «Canicola»: «L’emergenza ambientale sarà un tema del tour: ripulirò una spiaggia o il greto di un fiume a ogni tappa con l’aiuto dei volontari di Legambient­e».

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Pelù e la risposta alla lite con Renzi
No comment Pelù e la risposta alla lite con Renzi

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