Corriere della Sera

Vettel non crea guai «Se lo usano significa che sarà regolare Ma com’è complicato»

- DAL NOSTRO INVIATO d.spa.

«Sì, l’ho visto anche io il nuovo volante della Mercedes. Se lo usano penso sia legale. Però lo trovo strano, quei movimenti non devono essere naturali per un pilota». Come tutti, anche Sebastian Vettel, tornato a guidare dopo l’influenza che lo aveva bloccato mercoledì, è rimasto colpito dalla trovata degli avversari e non lo nasconde: «Sembra la cloche di un aereo, siamo stati fortunati a vederlo perché da quest’anno qui ci sono gli onboard. Altrimenti non ce ne saremmo accorti».

Luce sui campioni in carica, una cortina di fumo nel box della Ferrari. Come va la nuova SF1000? L’impression­e che filtra dal garage è che l’inizio non sia dei più semplici. Se i tempi contano poco in questo periodo, è molto più importante percorrere chilometri. E ieri Leclerc al mattino e il compagno al pomeriggio ne hanno macinati meno della coppia Hamilton-bottas: 122 giri contro 173, nonostante il finlandese sia stato rallentato da un guasto elettrico.

Si parla poco, la regola vale per tutti. L’a.d. Louis Camilleri si limita a un «Vediamo, sono test. Stiamo lavorando» prima di chiudersi dentro l’hospitalit­y. Charles è rimasto a lungo fermo mentre i meccanici ribaltavan­o la mobene

In pista Charles Leclerc al volante della sua Ferrari nel corso dei test di Barcellona (Getty Images) noposto in cerca degli assetti e di modifiche alle sospension­i. Anche stavolta il piano ignorava la prestazion­e per concentrar­si sulla correlazio­ne fra i dati del simulatore e quelli dell’asfalto. Per ora non si spinge, si farà la settimana prossima quando arriverann­o gli aggiorname­nti in chiave Melbourne. Rispetto a un anno fa il programma di lavoro è stato rovesciato, ed è comprensib­ile dopo l’illusione del 2019.

Eppure a sentire Seb, che di esperienza ne ha molto di più del giovane monegasco nello svezzament­o di una nuova monoposto, la direzione imboccata sembra quella giusta: «Dopo alcuni giri ho sentito la macchina, le sue caratteris­tiche erano evidenti, soprattutt­o in alcune curve. Abbiamo ottenuto parecchie risposte che cercavamo. Rispetto all’anno scorso ho sentito il feeling di una vettura con maggiore carico. La SF1000 ha compiuto un passo in avanti, ma il lavoro è ancora tanto». Resta da capire quanto. La Ferrari scegliendo la strada della ricerca di carico (per essere più veloce nelle curve) ha messo in conto di dover sacrificar­e qualcosa sui rettilinei. È questa la prova del 9 che tutti aspettano quando i piloti imposteran­no i manettini in modalità qualifica.

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