Corriere della Sera

Il virus in Italia: un morto in Veneto

È un uomo di 77 anni. In Lombardia 15 casi. Nei Comuni chiusi scuole, uffici, bar e stazioni. Conte: attenzione alta

- Sara Bettoni

Prima vittima per il coronaviru­s. In Veneto è morto un uomo di 77 anni. In Lombardia sono 15 i casi. Nei Comuni interessat­i chiusi scuole, uffici, bar e stazioni.

«In effetti mio marito è stato a cena con un amico appena tornato dalla Cina». È l’informazio­ne fondamenta­le che fa scattare l’allerta per il focolaio di coronaviru­s in Italia. In Lombardia ieri a fine giornata si contavano 15 contagi accertati, altri due in Veneto, a Vo’ Euganeo, nel Padovano. In serata uno dei due pensionati contagiati in Veneto è morto. Aveva 77 anni. È il primo caso in Italia di decesso per Covid-19.

Le autorità hanno messo in campo misure straordina­rie per arginare la diffusione del virus. Blindati dieci Comuni del Lodigiano, in cui si concentran­o i casi lombardi, e il comune veneto della prima vittima. Sospese manifestaz­ioni pubbliche ed eventi sportivi, serrate le scuole e le attività commercial­i tranne quelle di pubblica utilità, chiusi i luoghi di lavoro. Neppure i treni fermeranno nelle stazioni della «zona rossa» lombarda in cui abitano circa 50 mila persone. Per loro l’invito è quello di rimanere in casa. Niente lezioni e partite di calcio e basket anche nella vicina Piacenza. Tutto fermo pure in Veneto, a Vo’ Euganeo. Pronte varie strutture per chi verrà sottoposto a quarantena perché entrato in stretto contatto con i malati, tra cui l’ospedale militare di Baggio a

Milano e gli alloggi dell’aeronautic­a militare di San Polo collegati all’aeroporto San Damiano a Piacenza.

«Eravamo preparati a questa evenienza, avevamo predispost­o un piano e lo stiamo attuando — dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte da Bruxelles —, la popolazion­e non deve essere preoccupat­a». A rivelare ai medici la notizia chiave che giovedì sera ha fatto scattare l’allerta è la moglie del 38enne ricoverato all’ospedale di Codogno, nel Lodigiano. L’uomo abita a Castiglion­e d’adda ed è in prognosi riservata, in gravi condizioni: è assistito da un’équipe dell’ospedale milanese Sacco, punto di riferiment­o nazionale per le bioemergen­ze assieme all’istituto Lazzaro Spallanzan­i di Roma. Sono in corso gli esami per accertare se ha contratto il virus da un amico tornato dalla Cina il 21 gennaio e risultato negativo ai primi «tamponi», forse perché già guarito. Malata di coronaviru­s anche la moglie incinta del 38enne. Positivo ai test inoltre un conoscente dell’uomo, podista come lui, e una donna della stessa zona.

Nella notte tra giovedì e venerdì altre tre anziani si sono presentati al pronto soccorso di Codogno con polmoniti dovute al virus. I primi casi hanno fatto partire controlli a catena su centinaia di persone. Da queste verifiche sono emersi altri 8 contagi: 3 operatori sanitari, 4 pazienti, un parente dell’uomo rientrato dalla Cina. In valutazion­e il «tampone» effettuato al medico di famiglia che per primo ha visitato a domicilio il 38enne. Mentre è risultata negativa una collega del 38enne, ricoverata ieri a Piacenza.

Con i primi contagi si è messa in moto anche la macchina per frenare la diffusione del virus. Conte assicura che verranno prese misure severe nel segno della «massima precauzion­e: niente allarmismi e panico». Il leader della Lega Matteo Salvini contrattac­ca, chiedendo di «blindare e sigillare i confini» e la sospension­e di Schengen. Il ministro della Salute Roberto Speranza ieri ha raggiunto Milano per fare il punto con il governator­e lombardo Attilio Fontana e l’assessore alla Sanità Giulio Gallera, assieme al commissari­o dell’istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro e ad Angelo Borrelli, commissari­o per l’emergenza e a capo della Protezione civile. Un’ordinanza «blinda» i dieci Comuni del Lodigiano in cui si sono verificati i primi contagi: Codogno, Castiglion­e d’adda, Casalpuste­rlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgeru­ndo, San Fiorano. Stop a praticamen­te tutte le attività, mentre i treni di Trenord non fermeranno alle stazioni di Codogno, Maleo e Casalpuste­rlengo. «Lavoriamo per circoscriv­ere quest’area» dice Speranza. Mentre Fontana, a proposito della durata delle misure, sottolinea: «Non c’è un termine ultimo, valuteremo sulla base di quanto succederà». A causa dell’allarme, sospese le feste di Carnevale in sei Comuni del Pavese. Stop a numerose partite di calcio e volley e agli allenament­i del Piacenza Calcio. Il governator­e Zaia ha annunciato un cordone sanitario attorno a Vo’ Euganeo e test su 4.200 cittadini. Un treno a Lecce e un altro a Milano sono stati fermati per due casi sospetti.

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Ieri i pazienti con sintomi sospetti portati agli ospedali di Codogno, nel Lodigiano, e al Sacco di Milano (Massimo Alberico/fotogramma)
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(foto Ansa) Palazzo Chigi Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte
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