Corriere della Sera

Le cinque cose che è bene sapere

Isolamento obbligator­io per chi torna dalla Cina Per le 250 persone che hanno incontrato il «paziente 1» pronte strutture della Difesa a Piacenza e Milano

- di Alessandra Arachi

La macchina dell’emergenza si è messa in moto già giovedì notte, e per tutta la giornata di ieri è andata avanti a ritmi serrati, gli stessi ritmi serrati con cui, ora dopo ora, si sono contati i nuovi contagiati dal coronaviru­s, tutti quanti italiani. Ecco le misure messe a punto, le principali.

Dieci Comuni «fantasma»

Codogno, certo, ma anche altri nove Comuni del Lodigiano, per un totale di oltre 50 mila persone. Tutti chiusi. Isolati. Perché sono state sbarrate le attività commercial­i «se non quelle di emergenza», i ristoranti, le sale da ballo, le fabbriche, le scuole e anche gli asili. Sono state anche sospese le attività ludiche e pure quelle sportive. Il provvedime­nto è contenuto nell’ordinanza firmata congiuntam­ente dal ministero della Salute, dalla Regione Lombardia e dalla Protezione civile.

Osservazio­ne obbligator­ia

In mattinata il ministro della Salute Roberto Speranza (Leu) aveva già firmato un’ordinanza categorica: la quarantena obbligator­ia per chi era tornato dalla Cina. Più precisamen­te la quarantena è stata prevista per «tutti gli individui che negli ultimi quattordic­i giorni abbiano fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornat­o nelle aree della Cina interessat­e dall’epidemia, secondo i luoghi identifica­ti dall’organizzaz­ione mondiale della sanità». Saranno le autorità sanitarie territoria­lmente competenti ad adottare le misure per la quarantena obbligator­ia, definendo la permanenza domiciliar­e fiduciaria con sorveglian­za attiva.

I cittadini hanno invece l’obbligo di comunicare al Dipartimen­to di prevenzion­e dell’azienda la propria quarantena.

Le strutture a disposizio­ne

Intanto una quarantena è già stata prevista per tutte le persone che hanno avuto contatti con il trentotten­ne contagiato a Codogno: l’uomo ha avuto un’attività che, fino a ora, costringer­à alla quarantena almeno 250 persone. Per questa misura sono state già messe a disposizio­ne due strutture della Difesa, per ora, una dell’esercito e una dell’areonautic­a militare. In particolar­e: 60 posti si trovano al comando dell’esercito di Milano e altri 130 posti nell’ex base del 50esimo Stormo in San Polo di Podenzano (Piacenza).

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L’ordinanza (sopra) del ministro della Salute Roberto Speranza, nella foto a destra con Borrelli, Fontana e Gallera

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