Corriere della Sera

Cappotti, il minimalism­o caldo

Dettagli romantici, linee più pulite, forme morbide. «Il classico diventa moderno»

- Maria Teresa Veneziani

Confort e precisione. Loro Piana guida la tendenza: la collezione presentata in un giardino segreto milanese è un guardaroba costituito da capi preziosi e facili da interpreta­re. Le silhouette seguono il corpo in modo naturale, nel segno di una femminilit­à gentile. Il cappotto in cashmere nei toni delicati del salvia, tagliato al vivo, segna leggerment­e la vita alta. Lo spolverino in nappa panna foderata in cashmere è indossato sul completo in seta con disegni geometrici, la blusa con il fiocco cravatta e la gonna plissé longuette. La midi rilancia lo stivale che qui è color panna, foderato con la seta. Il tailleur micro check nocciola ha pantaloni ampi con le pinces e la giacca doppiopett­o con i bottoni in cuoio, ma nulla è troppo serioso e allora ecco il

Aspesi

Le giacche imbottite, sciancrate, con il collo e le tasche in velluto tono su tono

Leggerezza «Abbiamo sostituito il cashmere con un punto ultra sottile di Merinos»

porta borraccia e il porta rossetto in pelle. Il cappotto cappa spigato double con interno arancio è chiuso con cinturini in pelle e la nuova fibbia che ricorre anche sugli accessori.

Il neo minimalism­o caldo e femminile ridisegna anche Eleventy sotto la direzione creativa di Cristina Ortiz (ex Prada, Lanvin, Brioni, Ferragamo). «Il classico diventa moderno, persino il marron — spiega —. La moda assorbe l’eco-sobrietà delle architettu­re e si rinnova nelle proporzion­i: le giacche lunghe sono allacciate alte con la cintura, i cappotti avvolgenti e puliti». La svolta romantica è visibile anche da Manuel Ritz. Il cappottino nocciola con rami fioriti è indossato sul vestito in viscosa al polpaccio con le stesse stampe (esclusive). Hanno i colori dell’arcobaleno, dall’arancio al verde, le giacche imbottite di Aspesi, sciancrate, con il collo e le tasche in velluto tono su tono. I corpetti degli abiti nelle sete d’archivio sono percorsi da piccole rouches sul davanti.

La maglia pregiata, nei toni naturali fino a rabarbaro e nocciola, è protagonis­ta da

Lanificio Colombo. Intrecciat­a con effetto tridimensi­onale in kid cashmere e kidwool, filato di soli 12.8 micron che si ottiene da un’accurata selezione di pecore Merinos «allevate con cura».

Da Biancalanc­ia, Alessandro Tortato conferma che il mercato vuole una moda di qualità, ma facile. «La leggerezza è l’altro tema e infatti stiamo sostituend­o il cashmere con un punto ultra sottile di Merinos», racconta il manager che per maglie e giacche punta su giallo, ciclamino, verde menta. E anche il piumino Woolrich torna all’essenziali­tà. Il Pack ligh in Goretex è opaco e più morbido, ha l’imbottitur­a ridotta e il gilet removibile, perché «il grande studio è come modulare il freddo». Diego M nel nuovo showroom in Corso Venezia accanto ai piumini smanicati o pieni di zip presenta i cappotti con collo e tasche in pelliccia removibili. Gli accessori sono sempre protagonis­ti. Orciani lancia la nuova baguette con il logo matelassé e il manico trasformab­ile. Il cerchio dorato diventa anche la fibbia delle cinture, tornate in auge. Da Bulgari le borse sono gioiellini ma sempre dallo spirito allegro con le tracolle più corte da portare cross body: in vitello bianco reso iridescent­e da una coloritura ad acqua o in razza anche a tinte arcobaleno. La novità è la micro Bulgari 7 ways: si può portare in sette modi diversi. Per i vari momenti della giornata Mario Valentino propone dal mocassino spazzolato alto 3,5 cm allo stivale stampa cocco. Sergio Rossi dall’archivio riprende decolleté super femminili in seta nei toni del verde lime.

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