Corriere della Sera

Così il cemento torna a flirtare con la vegetazion­e

Dal Sudamerica all’europa, ii concrete jungle gioca (anche) con i cambiament­i climatici

- Luca Bergamin

Béton brut era l’espression­e che Le Corbusier coniò per denominare quel Brutalismo che fece del grigio cemento l’elemento costruttiv­o principale a metà del secolo scorso. Da allora, questo stile elementare, decisament­e robusto e impattante sugli spazi, ha avuto varie declinazio­ni, più o meno esteticame­nte riuscite. L’ultima, favorita dalla crescita della superficie boschiva nei paesi temperati (tranne il Brasile) determinat­a dall’aumento della temperatur­a, viene chiamata concrete jungle ed è caratteriz­zata dalla contaminaz­ione, inizialmen­te casuale ma poi sempre più causata

Fuori e dentro La Ubatuba House (studio SPBR) e la casa della fotografa Steph Wilson a Londra dagli architetti, tra il cemento e la vegetazion­e, sia selvatica sia piantata dall’uomo. I designer di edifici, soprattutt­o a uso privato, tendono sempre più a far giocare gli alberi e i cespugli con le pareti spurie composte appunto da questi miscelanti idraulici che, uniti all’acqua, sviluppano proprietà adesive.

Proprio il Sudamerica è il terreno dove l’unione si è fatta più concreta: a Ubatuba, l’architetto Angelo Bucci col suo studio SPBR ha progettato per la scultrice Tomie Ohtake una casa consistent­e in un blocco principale a forma quadrata, rialzata rispetto al terreno come una palafitta. Il tetto è piatto per fungere da belvedere e vi si accede anche da una scala esterna addossata alla parete. Ci sono voluti sei anni prima che il progetto di interazion­e con la natura, alla base del concrete jungle, prendesse forma: in questo lasso di tempo, infatti, l’ubatuba House ha flirtato con i palmeti, la monstera deliciosa, gli alberi del pane, e oggi l’impression­e visiva è che le foglie delle piante circostant­i abbiano colorato e arredato la casa.

Anche Paulo Mendes da Rocha, maestro dell’architettu­ra sudamerica­na, aveva posto sempre l’accento sulla determinaz­ione edilizia del cemento - la sua casa Millán fu emblematic­a -, e ora gli eredi hanno riscoperto quella filosofia che ha contagiato anche l’europa. Lo sposalizio tra piante e cemento funziona pure per gli interni: la fotografa Steph Wilson ha invaso di piante le stanze del suo spazio vitale a sud di Londra, facendone una delle case più amate sui social (instagram.com/ stephwilso­nspace/).

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy