Da Urbino a Recanati Nel cuore dell’arte di Raffaello e Leopardi
Due geni italiani in un solo viaggio: il sommo Raffaello, rivisto nei luoghi della nascita e dell’infanzia, un’occasione per comprenderlo proprio mentre il mondo culturale celebra i 500 anni della sua morte; e poi Giacomo Leopardi, ritrovato nei magici sfondi che gli ispirarono l’infinito e rappresentarono per lui, nello stesso tempo, le radici del suo talento poetico e della sua struggente infelicità. Questo viaggio proposto dal Corriere ha una sua particolarissima unicità: potersi soffermare sulle personalità di due grandi protagonisti dell’identità culturale italiana.
La prima tappa sarà Pesaro, con il Palazzo Ducale voluto da Alessandro Sforza nel XV secolo, orgoglioso simbolo di potere e di bellezza. Poi eccoci a Urbino, la terra natale di Raffaello. Naturalmente visiteremo la casa che conserva ancora alcuni strumenti di lavoro suoi e di suo padre Giovanni, altro artista che dirigeva una apprezzata bottega d’arte. Infatti in quella casa ammireremo una struggente Madonna col Bambino realizzata a quattro mani, simbolo di amore familiare e contemporaneamente della nascita di una immensa personalità artistica. Poi visita al Palazzo Ducale di Urbino, voluto dal duca Federico da Montefeltro, raffinato umanista e, insieme, potente uomo d’arme: conoscere quel Palazzo significa comprendere fino in fondo cosa fosse una Corte di quel magico periodo della storia politica e culturale italiana. Un centro non solo di Potere ma anche di produzione intellettuale di altissimo livello. Vedremo quindi Urbania, sede di un’antichissima tradizione di lavorazione della ceramica: un nobile artigianato figlio dell’arte italiana.
Poi ecco Loreto, con la grande Basilica voluta da Paolo II. Luogo che porta la firma di sommi artisti: Pomarancio, Bramante, Andrea Sansovino, Giuliano da Sangallo, Antonio da Sangallo il giovane, Baccio Pontelli. Uno scrigno d’arte e, nello stesso tempo, di fede cattolica, poiché custodisce la Santa Casa in cui, secondo la tradizione, Maria avrebbe ricevuto l’annuncio della imminente nascita di Gesù.
Dopo esserci immersi nel Rinascimento, trasferimento a Recanati. E qui saremo nel cuore stesso della più alta Poesia italiana. Il celeberrimo «natìo borgo selvaggio». Gireremo per le vie e le piazze che ispirarono a Giacomo Leopardi i suoi versi. Soprattutto saremo ospiti della sua casa di famiglia, rimasta intatta nei secoli. Vedremo la magnifica biblioteca paterna (le «sudate carte»). E potremo soffermarci davanti all’ermo Colle, al più famoso orizzonte della storia della poesia italiana. Sarà un’esperienza irripetibile, che aiuterà a capire la personalità di un genio poetico e gli elementi naturali della sua ispirazione. L’ultima tappa sarà a Gradara, borgo medioevale miracolosamente conservato. Durante il Medioevo la fortezza è stata uno dei principali teatri degli scontri tra il Papato e le Casate marchigiane e romagnole. Oggi è una meta turistica irrinunciabile, anche perché il Castello è lo sfondo della tragedia amorosa di Paolo e Francesca, narrata da Dante nel V Canto dell’inferno. Dunque, Raffaello, Leopardi, e anche Dante. Un viaggio irripetibile.