Da Draghi a Cartabia, la Bocconi festeggia gli 80 anni di Marchetti
Nell’annoso ma sempre attuale dibattito sulle terapie anti-aging ovvero sulla ricerca dell’elisir di lunga vita, da ieri va inserita a pieno titolo «la ricetta Marchetti» che propone a tutti noi come principale arma di difesa quella di sviluppare «la curiosità intellettuale». Di questo e di molto altro si è parlato ieri a Milano in Bocconi all’evento organizzato dall’università per festeggiare, per l’appunto, gli 80 anni di Piergaetano Marchetti, una figura centrale nelle vicende economiche e culturali di Milano, ma anche uno dei più ascoltati consiglieri del capitalismo italiano (un suo libro di memorie andrebbe a ruba in pochi giorni!). E non a caso ieri, stipati in un’aula universitaria ad ascoltare riflessioni e aneddoti sulla vita del «Pierga», c’erano Marta Cartabia, Mario Draghi, Giovanni Bazoli, Giulio Tremonti, Alberto Nagel, Diego Della Valle, Carlo Pesenti e Sergio Erede, seduti accanto ad alcuni tra i giuristi, gli avvocati e gli economisti più prestigiosi del Paese. Tanto interesse e tanta amicizia rimandano al fascino esercitato da quella curiosità intellettuale che è stata ed è ancora la cifra identitaria dell’azione del notaio Marchetti. Virtù che lo hanno portato a occuparsi di volta in volta di diritto, giornali, impresa, politica, accademia, banche e manifestazioni culturali, quasi senza soluzione di continuità e sicuramente senza risparmio di tempo. Le testimonianze di ieri sono servite a restituire alla platea della Bocconi i più svariati flash sulla personalità e l’impegno civile di Marchetti, come se si fosse deciso di passare un pomeriggio a sfogliare tutti assieme un album di fotografie. Ecco allora «il carattere impervio di Piergaetano» (copyright di Mario Monti), l’educazione familiare ai valori dell’antifascismo e della diversità, la passione per il suo Corriere (raccontata da Ferruccio de Bortoli), il dolore per la prematura scomparsa del fratello Michele, la continua trepidazione per le sorti della sinistra (lui stesso ha ricordato come da giovane la domenica mattina andasse a vendere l’unità porta a porta), la solidarietà con Israele e, anche, il tifo interista e i giorni leggeri del mare di Bonassola.