Binotto:
Allarme Ferrari: la Mercedes vola col Das, Vettel resta a piedi: «La verità la scopriremo a Melbourne»
BARCELLONA Creme abbronzanti e maniche corte, in Catalogna è già estate. Per la Ferrari invece è ancora inverno e dietro le nuvole c’è un rosso pallido. Dalla prima sessione di test precampionato escono tanti dubbi, pochi sorrisi, e preoccupazioni crescenti. Che succede?
Il Cavallino dei 1000 Gp avanza a fatica, mentre la Mercedes in versione «disco volante» appare imprendibile. E anche la Red Bull è davanti. Non tira un’aria serena e restano soltanto altri tre giorni (qui si ricomincia a girare martedì) per cambiare il vento prima del Gp inaugurale di Melbourne. Giudizio rimandato, molti compiti e tempi strettissimi. Se il lavoro di questa settimana era percorrere il maggior numero di chilometri per «comprendere» la nuova monoposto, ieri il programma di Sebastian Vettel è stato rallentato dalla rottura del motore, anche se alla fine ha recuperato un po’ percorrendo 100 giri. L’affidabilità, ancora. La power unit si è ammutolita poco dopo che il tedesco aveva iniziato a spingere: la fotocellula in fondo al rettilineo indicava 329,1 km/ h, la velocità più elevata in assoluto e di molto superiore a quella registrata sulla Rossa nei giorni precedenti, non è un buon segno. Mattia Binotto esclude un legame fra le due cose, ma la Rossa è l’unica tra i big ad aver sofferto uno stop così grave («Sapremo la cause dopo le analisi a Maranello») e dovendo rincorrere non può permetterselo.
L’approccio ai collaudi è cambiato, ma il team principal sa di essere in ritardo: «Dodici mesi fa ero più ottimista: anche se non abbiamo mai cercato la prestazione finora, prima era più facile trovare i tempi. Ma non dimentichiamoci di com’è andata. I nostri avversari sono più veloci di noi, difficile dire di quanto. Però le vere performance le scopriremo in Australia». La macchina non cambierà molto rispetto al debutto: «Indipendentemente da quale sarà il nostro valore all’inizio del campionato, sarà importante evolversi. In una stagione così
d
lunga si può recuperare».
Già, ma a partire in affanno si rischia di andare in riserva d’ossigeno. Contro i cannibali argentati poi: Bottas ha sfiorato il record della pista davanti a Hamilton. A tutto Das, loro due. Per il finlandese il volante mobile aumenterà sensibilmente le prestazioni, se la Ferrari decidesse di copiarlo non sarebbe pronto prima dell’estate. Il paradosso è che nel 2021 sarà bandito, perché entreranno in vigore regole più restrittive sullo sterzo, scritte apposta per mettere una pezza a quell’area grigia in cui si sono infilati i geni della Mercedes. La Fia conosceva da tempo i piani per il Das e l’ha approvato perché conforme all’attuale codice, tocca agli altri team dimostrare il contrario. Anche Binotto ammette: «Ci fidiamo della Federazione, chiederemo chiarimenti sul sistema. Ma la Mercedes va battuta in pista, non con le battaglie sulle regole». Appuntamento a breve per capire se questa Ferrari ha le armi per reagire, in pista.
Binotto Un anno fa ero più ottimista, ma poi abbiamo visto come è finita. Il Das? Chiederemo chiarimenti, ma la Mercedes va affrontata e battuta in pista