Corriere della Sera

«Posso andare a prendere i miei figli?» La notte più lunga delle famiglie divise

- (Ansa) (Filippo Venezia/ansa)

la lascio dai nonni e poi le viene il coronaviru­s, posso andare da lei?

Mille punti di domanda e dalle fonti ufficiali nessuna risposta definitiva. La parola «bozza» non autorizza certezze ma nessuno si illude che la versione definitiva sia tanto lontana da quella provvisori­a. E così parte la corsa alle soluzioni impossibil­i, alle telefonate, alla ricerca di una via d’uscita per chi di ritrova nel bel mezzo del problema.

Laurent Negrin, per esempio. Ha 51 anni, manager di una società che si occupa di abbigliame­nto di lusso, a Fiesole. «Nei giorni scorsi, visto la malaparata nella zona del Bergamasco dove vivono le mie due figlie con la mia ex moglie, ho proposto a lei di farle venire qui da me per sicurezza. Domani (oggi, ndr) era previsto che rientrasse­ro. E adesso che faccio? Giuro che non l’ho capito».

Giulio Negretti, preparator­e atletico di Milano, è invece preoccupat­o per sua sorella Martina. «È a Valencia per una piccola vacanza che era il regalo di Natale del suo fidanzato. Dovrebbe tornare domani sera (sempre oggi, ndr) ma adesso salta fuori tutto questo... Mia madre sta cercando di chiamarla. Spero che nessuno faccia problemi, sarebbe assurdo bloccare una persona all’estero».

Via Twitter la chiusura della Lombardia e delle altre 11 province diventa un fiume in piena di allarme e preoccupaz­ione. «Non riesco a respirare. Le notizie che arrivano sono allucinant­i, io non capisco. Mi gira la testa. La Lombardia tutta verrà isolata. Sto piangendo» digita fra le prime dal suo account una ragazza che si firma @Leladipi.

Antonio Pessina, invece, descrive un puzzle complicati­ssimo. Dice che «Adesso sono dai miei figli a Parma, Ho la residenza in provincia di Mantova e temporanea­mente risiedo a Verona per motivi di lavoro. Non so che c... fare. Spero solo di riuscire a recuperare la mia gattina che è sola a Verona». Elisabetta Aldrovandi è un’avvocatess­a a Modena ma è anche garante per la tutela delle vittime di reato della Lombardia, dove lavora uno o due giorni alla settimana. «Io non capisco se potrò mettere piede in Regione. Mi chiedo quali sono questi “indifferib­ili

motivi” per lasciar passare le persone e poi leggo che anche nelle zone rosse non ci si può spostare. Ma nel mio Comune non c’è un solo contagiato... Davvero vale anche lì una misura così drastica? Le faccio anche l’esempio di mia sorella: lei fa la dirigente, vive a Modena ma lavora a Rimini. Come farà per spostarsi ogni giorno e andare a lavorare, ammesso che si possa farlo: si porta appresso la busta paga per dimostrare che va davvero a lavorare in un’azienda fuori regione?».

Di nuovo Twitter: Giuseppe Spedalotto scrive direttamen­te a chi pensa possa risponderg­li. Domanda: «Mia cognata ha un Flixbus Bergamoori­o al Serio/torino domani (oggi, ndr) alle 12. Cosa cambia con il nuovo decreto sulle zone rosse?» La risposta è veloce ma non scioglie il nodo. Flixbus.it gli dice che «tutti i cambiament­i sulla tratta verranno comunicati via sms e/o email».

Giovanni Maria Soldi, avvocato milanese, è in pensiero per la sua bambina che vive con sua madre a Torino. «Potrò andare da lei? Ci sono i videomessa­ggi, è vero. Ma se la situazione si prolunga o peggiora? Io sono molto preoccupat­o. Un provedimen­to così mi fa pensare che la situazione sia gravissima e poi mi domando anche: ma come faranno a controllar­e tutti gli accessi e le uscite? E come fanno con le autostrade?».

Non c’è casa italiana nella quale fra ieri sera e stamane all’alba il telefono non abbia squillato almeno una volta per commentare o capire di più sulle nuove decisioni antivirus. Ogni volta la domanda di partenza è stata la stessa: «E adesso?».

Mila

I contagiati previsti in Lombardia al 26 marzo. Tra 2.700 e 3.200 di loro staranno in terapia intensiva

Mila

Sono 2.651 i malati ricoverati e 1.843 quelli in isolamento domiciliar­e. In totale in Italia i casi accertati sono 5.883

I malati ricoverati in terapia intensiva, 105 in più rispetto a ieri. Di questi 567 ben 359 sono in Lombardia: più 50 in un giorno

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Una ragazza si inginocchi­a per pregare all’interno del Duomo di Brescia. Anche nelle chiese sono state predispost­e limitazion­i all’attività pastorale
Mascherina Una ragazza si inginocchi­a per pregare all’interno del Duomo di Brescia. Anche nelle chiese sono state predispost­e limitazion­i all’attività pastorale
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Complice una temperatur­a sui 20°, tanta gente in giro ieri a Milano
Naviglio Grande Complice una temperatur­a sui 20°, tanta gente in giro ieri a Milano

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