I nostri doveri
È uno scatto nelle misure (i cui dettagli si stanno ancora definendo) che ci mette di fronte, se qualcuno poteva non esserne ancora convinto, alla gravità della situazione. Il virus si diffonde e contagia tanti di noi, le terapie intensive, essenziali per curare i malati più gravi, sono al limite in Lombardia. Il lavoro di medici e infermieri, eroi di questi giorni, potrebbe non bastare se non venisse arginata rapidamente la diffusione del coronavirus. In questi giorni abbiamo ascoltato le preoccupazioni di tanti cittadini, imprenditori, commercianti e artigiani di questa parte d’italia abituata da sempre a correre, porsi traguardi, innovare. Abbiamo capito tutti che le conseguenze sociali ed economiche di questa emergenza saranno pesanti e ci vorrà molto tempo per tornare alla normalità. Avremo il tempo per valutare se i comportamenti del governo e delle autorità pubbliche siano stati all’altezza della situazione. E se questi provvedimenti senza precedenti siano stati presi con la necessaria preparazione. Ora però è il tempo di fare tutto quello che serve per frenare e infine bloccare i contagi. Possiamo farlo solo ascoltando con attenzione cosa ci dicono gli esperti, adottando tutti i comportamenti e tutte le precauzioni che possono portarci fuori da questa situazione. Le regole le abbiamo ascoltate ossessivamente in questi giorni: regole sanitarie e regole di comportamento. Da quello che abbiamo visto nelle nostre strade, e nelle nostre comunità, non tutti le hanno rispettate. Qualcuno può aver pensato «non mi riguarda, a me non accadrà». Invece adesso è importante che tutti facciano la loro parte: chi ci governa, chi ci amministra, ma anche ognuno di noi. È il tempo della cautela e della responsabilità. Prima faremo tutto ciò che è necessario, prima ne usciremo. E torneremo a quello che ci manca, che ci fa sentire in un angolo. Consapevoli che una comunità come la nostra è forte perché è unita, responsabile e fiduciosa. Ha fiducia nei suoi medici, nei suoi ricercatori e in chi fronteggia il virus. Ha fiducia in sé stessa e capace, con i gesti di oggi, di guardare con ottimismo e voglia di ripartire a quel futuro che deve arrivare il prima possibile.