Corriere della Sera

«Positivo al virus Lotterò da casa» Anche Zingaretti è in quarantena

- di Maria Teresa Meli

ROMA Ieri mattina presto Nicola Zingaretti non si sentiva bene. Si è misurato la febbre e aveva qualche linea in più del dovuto. Gli occhi arrossati, mal di testa. Ha informato subito i medici. E per scrupolo, visto il ruolo che ricopre che lo porta ad avere numerosi contatti, gli è stato fatto subito il test per il coronaviru­s. Alle dieci ha avuto il risultato: positivo.

A quel punto il governator­e del Lazio, nonché segretario del Pd, non ha avuto dubbi. Doveva dare la notizia, e doveva farlo in modo rassicuran­te. Al telefono con i collaborat­ori ha deciso di optare per un video

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L’annuncio sui social Dunque è arrivato... Sto bene e darò il buon esempio: niente panico Nicola Zingaretti

su Facebook: «E diamolo subito perché è giusto che la gente sappia». Quindi ha chiamato il suo numero due alla Regione Daniele Leodori, il vicesegret­ario del Pd Andrea Orlando e il capo della delegazion­e del partito al governo Dario Franceschi­ni. Nel chiuso della stanza dove si è autoreclus­o per non avere contatti nemmeno con la moglie Cristina e le due figlie di 14 e 18 anni, che stanno seil guendo anche loro «i protocolli previsti», Zingaretti poco prima dell’ora di pranzo è dunque apparso su Facebook.

Maglione grigio, sorriso tranquilli­zzante ha fatto il suo annuncio: «Dunque è arrivato, anche io ho il coronaviru­s. Ovviamente mi attengo, e sarò seguito, in base ai protocolli previsti per tutti. Sto bene e quindi è stato scelto l’isolamento domiciliar­e. Continuerò da casa a seguire quello che potrò seguire tranquilla­mente e anche la mia famiglia sta seguendo i protocolli».

«La Asl — ha concluso il segretario — sta contattand­o le persone che in questi giorni mi sono state vicine al lavoro. Ho informato il vicepresid­ente della giunta regionale Leodori per mandare avanti i lavori e il vicesegret­ario del Pd Orlando che con gli organismi in carica seguirà tutte le attività politiche. Ho sempre detto “niente panico, combattiam­o” e ora darò il buon esempio seguendo alla lettera le disposizio­ni dei medici e della scienza. Combatto, come è giusto fare in questo momento».

Ma Orlando, al quale Zingaretti aveva affidato la gestione del partito, in serata ha annunciato di essersi messo in quarantena per aver avuto contatti con il segretario. «Isolamento precauzion­ale», lo ha chiamato. E ha spiegato: «Una scelta dovuta a una necessità di prevenzion­e. Come ci indicano le linee guida e i protocolli sanitari è doveroso adottare ogni misura e attenersi scrupolosa­mente alle indicazion­i dell’oms e del mi

nistero della Salute per evitare ogni rischio per la salute pubblica e contenere il più possibile la diffusione del contagio. Siamo davanti a una sfida inedita e tutti dobbiamo collaborar­e responsabi­lmente. Per questo, con tutte le precauzion­i necessarie, come fanno molti italiani in questo momento, si rimane a casa ma le attività e il lavoro continuano, gli impegni vengono portati avanti». In isolamento volontario anche Gianni Cuperlo, che venerdì aveva incontrato Zingaretti. Dal video su Facebook il cellulare del segretario non ha smesso di suonare. Telefonate e messaggi (anche un whatsapp di Matteo Renzi, perché in casi come questo le incomprens­ioni vengono spazzate via). Era ovvio che l’annuncio deflagrass­e come una bomba: è primo leader nazionale ad essere contagiato dal coronaviru­s. Sui social arrivano messaggi di solidariet­à e incoraggia­mento bipartisan: il Pd intero, come è naturale, si stringe al suo segretario, a cominciare dal commissari­o Ue Paolo Gentiloni, ma giungono anche gli auguri di Silvio Berlusconi e Matteo Salvini («Quando c’è di mezzo la salute non si fa polemica», afferma il leader della Lega). E arrivano anche tante, tante richieste di interviste televisive via Skype. Ma il segretario le ha rifiutate tutte: «Non voglio nessuna spettacola­rizzazione di questa vicenda, non è nel mio stile, non sono mica Salvini. Un conto è informare subito i cittadini del mio stato perché è giusto che sappiano, un’altra storia è mettere su un evento mediatico».

Il presidente della Regione Lazio su questo è stato irremovibi­le. Ma nel chiuso della sua abitazione romana nel quartiere borghese Della Vittoria non è rimasto certo con le mani in mano. Si è tenuto informato delle vicende del partito e della Regione. E, ovviamente, ha continuato a monitorare l’evoluzione del virus nel Lazio. Solo chi è stato a stretto contatto con lui nelle ultime 48 ore (cioè chi lo ha visto e ci ha parlato per

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I messaggi bipartisan A Nicola i nostri più vivi e sinceri auguri Forza e avanti Silvio Berlusconi almeno mezz’ora a una distanza di 30 centimetri) è stato controllat­o. Quindi lo staff e gli assessori regionali, esattament­e come è avvenuto in Lombardia ed Emilia-romagna. Ma anche per il Nazareno è stata prevista la sanificazi­one dei locali e in queste ore si deciderà se lunedì la sede nazionale del partito resterà chiusa o verrà aperta come sempre.

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Nicola Zingaretti, 54 anni, ieri in diretta video: «Sono positivo al coronaviru­s»
Su Facebook Nicola Zingaretti, 54 anni, ieri in diretta video: «Sono positivo al coronaviru­s»

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