Corriere della Sera

«Ho visto Nicola, ora lavoro dalla stanza di mio figlio»

- Monica Guerzoni

«SNardella.

to benissimo».

E questa è una buona notizia, sindaco Dario

«Però essendo di origini napoletane ho un cornetto in tasca, perché spero di non essere positivo».

Zingaretti purtroppo lo è. Quando vi siete visti l’ultima volta?

«Giovedì ero nella sua stanza, al Nazareno e si è comportato in modo esemplare. Non ci siamo abbracciat­i e siamo rimasti seduti a distanza di sicurezza. Ma i protocolli sanitari sono giustament­e severi e appena ho avuto la notizia che Nicola è positivo, l’ho chiamato per fargli un grande in bocca al lupo e mi sono chiuso in isolamento. Come l’ho trovato? Tranquillo e sereno, Nicola è uno tosto».

E lei, ha fatto il tampone?

«Dovrei farlo solo in presenza di sintomi».

Tanti amministra­tori in isolamento?

«Incontriam­o un sacco di gente, siamo molto esposti. Tanti sono positivi, altri si trovano in quarantena per precauzion­e. Nell’area della Toscana centrale abbiamo 173 persone nella mia condizione, per aver avuto contatti stretti con contagiati. La sindaca di

Empoli, Brenda Barnini, ha incontrato Zingaretti e si è messa in quarantena. Una precauzion­e più che opportuna, visto che è in dolce attesa».

Lei come farà a lavorare?

«Ho requisito la stanza di mio figlio, l’ho attrezzata con due computer e due telefoni, con cui potrò stare in contatto con la giunta e parlare con i cittadini. Ho comprato le mascherine, che i miei tre figli indossano per venire a salutarmi».

Molti ministri rischiano il contagio?

«No, io non vedo problemi per il governo. Tra gli aspetti negativi ce n’è uno positivo, il

d

Mi sono chiuso a casa appena ho saputo che il segretario era positivo Con me anche la sindaca di Empoli: è incinta, ora è in isolamento

coronaviru­s non è molto letale. E poi dobbiamo distinguer­e tra chi è positivo e chi ha avuto un contatto e non necessaria­mente viene contagiato. Il caso di Zingaretti non deve essere vissuto come l’ennesimo elemento di psicosi, dobbiamo stare attenti a non generare allarmismo».

Che situazione c’è a Firenze?

«C’è molta paura e disorienta­mento. Nonostante se ne parli tantissimo, c’è disinforma­zione. A una signora che temeva la quarantena ho dovuto spiegare che sono 14 giorni e non 40, come ai tempi della vecchia peste. Altri mi hanno chiesto dove si compra il tampone. A volte la paura toglie lucidità».

Il governo ha commesso errori?

«L’ultima cosa che vorrei fare è alimentare polemiche. Conte e Mattarella negli ultimi giorni hanno dato un segno di unità e il governo ha fatto bene a tirare le fila di una situazione che all’inizio era molto frammentat­a, per le diverse decisioni dei presidenti di Regione. Un elemento sui cui riflettere in futuro».

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Dario Nardella, 44 anni, sindaco di Firenze
Chi è Dario Nardella, 44 anni, sindaco di Firenze

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