Strategia
● Nel 2016 l’unione Europea si è accordata con la Turchia di Erdogan (in cambio di 6 miliardi di euro) per bloccare l’afflusso di profughi, in particolare dalla costa a nord di Smirne verso le isole greche
● Lo scorso 28 febbraio Ankara ha «riaperto» il passaggio in Europa, incoraggiando i profughi (soprattutto siriani in fuga da Idlib) a raggiungere le coste greche. Un chiaro strumento di pressione sull’ue per rinegoziare l’intesa